senza le tradizionali processioni per le vie del centro storico. Nè quella del mattino, con Maria Addolarata che segue il Cristo con la croce sulle spalle, né la crocifisione al calvario a mezzogiorno, né la deposizione la sera, con i vari momenti scanditi dalle marce ( le più belle ) intonate dalla banda cittadina, torneranno a svolgersi dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria da covid-19. Nonostante il via libera alle processioni da parte dell’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, in città sono state le confraternite a voler continuare a seguire la linea della prudenza anche quest’anno, alla luce dei numerosi casi di positività al virus ancora registrati a Sciacca. È stato, dunque, deciso di non svolgere le tradizioni religiose di sempre, ma organizzare una semplice via crucis cittadina sobria, disciplinata, senza simulacri, per garantire un minimo di distanza interpersonale. Un pelligrinaggio incentrato solo ed esclusivamente sulle preghiere. Prenderà il via questa sera alle 20.30 dalla chiesa del Carmine e culminerà al calvario, senza il Cristo crocifisso. Domani, sabato santo, si svolgeranno le veglie pasquali in ogni singola parrocchia. A Pasqua, com’è noto, non si terrà nemmeno il tradizionale Incontro. Il covid, continua, dunque, ad influire sui riti religiosi. Anche se sono decadute le restrizioni, continua a destare preoccupazioni tra la popolazione. Ieri, giovedì Santo, non tutte le chiese hanno allestito i santi sepolcri, come negli anni pre-covid, così come non è stata riproposta la lavanda dei piedi in tutte le parrocchie.
Anche le confraternite della vicina città di Ribera hanno deciso di ridimensionare le tradizioni. Ad Agrigento si svolgeranno le processioni, ma evitando i vicoli stretti e sarà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2 anche all’aperto, a seguito di un’apposita ordinanza del sindaco Miccichè. Ridimensionato anche il tradizionale allestimento degli “Archi di Pasqua” a San Biagio Platani, dove quest’anno sono stati collocati soltato due archi e non tutti quelli che ornavano il viale centrale del paese. Ci sono poi, delle comunità religiose che, dopo due anni di stop, hanno scelto di tornare ai riti religiosi di sempre. A Cianciana, ad esempio, è già iniziata la Domenica delle Palme la via Crucis Vivente che culminerà questa sera. Una rappresentazione curata dall’attore e regista agrigentino Gaetano Aronica. Andando fuori provincia, a Trapani torneranno a svolgersi i Misteri. Dagli orefici ai pescatori, dagli ortolani ai barbieri, dai calzolai ai salinai: i membri delle antiche corporazioni daranno nuovamente vita alla processione dei Misteri del Venerdì Santo.
Insomma, per Pasqua 2022, decisioni disomogenee sul ritorno delle tradizioni religiose. Il ricordo delle strade deserte per il lockdown del 2020 inizia a scemare, ma non si è ancora tornati alla normalità precovid. Si spera, nel corso dei prossimi mesi, di mettere da parte le ultime preoccupazioni e precauzioni legate al covid e di riprendere con le usanze di sempre.