E’ la condizione nella quale si travano lavoratori ed ex lavoratori della cooperativa Arcobaleno di Sciacca. “Per noi e per le nostre famiglie le festività pasquali non saranno serene” hanno scritto in un comunicato stampa diffuso questa mattina e con il quale hanno voluto mettere a conoscenza della situazione tutta la cittadinanza, oltre ovviamente al sindaco di Sciacca Francesca Valenti e al Prefetto Maria Rita Cocciufa.
Una questione ben nota, in realtà, che si trascina ormai da anni. La cooperativa Arcobaleno di Marco Mustacchia garantisce diversi servizi nel comune di Sciacca nel settore socio-sanitario: dai minori stranieri non accompagnati, alla disabilità fisica e psichica, all’assistenza domiciliare agli anziani. Servizi svolti regolarmente, ma non altrettanto puntualmente pagati dal Comune, così come da Regione o Stato. La Cooperativa vanta crediti consistenti nei confronti degli enti pubblici e a sua volta non liquida con regolarità le spettanze ai propri dipendenti che alla fine sono i penalizzati. Lavorano, ma non ricevono lo stipendio.
Nonostante ciò in questi sei mesi, hanno evidenziato nel comunicato diffuso in mattinata, abbiamo stretto le spalle, sopportato la frustrazione e la continua mortificazione del diritto alla retribuzione pur di garantire i servizi essenziali e delicati che ogni giorno svolgiamo per salvaguardare la serenità degli utenti.
Una vertenza sindacale che si trascina da anni, con proteste, scioperi e tavoli di confronto con l’amministrazione comunale, ma la situazione ad oggi resta di totale stallo. Continuiamo a garantire i servizi offerti dalla cooperativa Arcobaleno, hanno aggiunto i lavoratori, con spirito di sacrificio e senso di abnegazione, soprattutto nei confronti di quelli che riteniamo i "Nostri Utenti". Per il resto, hanno concluso, ci sentiamo abbandonati e lasciati al nostro destino. Il nostro presente e' fatto di giornate lavorative senza alcuna retribuzione e il nostro futuro ci appare alquanto incerto.