è un tema di competenza del governo centrale e del Parlamento nazionale. Tuttavia l'Ars proprio ieri ha approvato uno schema di progetto di legge (tecnicamente "legge-voto") per impegnare Roma a ripristinare i tribunali siciliani soppressi (il riferimento è a quelli di Nicosia, Mistretta e Modica) ma anche a rivedere le competenze territoriali degli uffici giudiziari siciliani. Ad intestarsi questa iniziativa, che al momento è niente più che simbolica, è stato il presidente della commissione Affari istituzionali Stefano Pellegrino, avvocato marsalese, eletto a Sala d'Ercole con Forza Italia, per il quale, oltre alle criticità nate dalle soppressioni dei tribunali, hanno generato gravi problemi anche le modifiche delle competenze territoriali della circoscrizione dei tribunali di Marsala e Sciacca. "Tralasciando le criticità più tecniche - ha osservato Pellegrino - non si può non includere quelle arrecate ai residenti di comuni come Salaparuta, Poggioreale, Partanna, Gibellina e Santa Ninfa che devono con difficoltà affrontare decine di chilometri, per le precarie condizioni della viabilità, per raggiungere il tribunale di Sciacca".
L'inserimento di questi comuni tra quelli della circoscrizione giudiziaria di Sciacca 10 anni fa di fatto aveva di fatto "salvato" il tribunale di Sciacca dal rischio soppressione. Una vicenda che, come si ricorderà, aveva generato una importante campagna promossa dagli operatori del diritto, a partire dal consiglio dell'ordine degli avvocati di Sciacca, a tutela del futuro degli uffici giudiziari saccensi, considerati un "tribunale minore", che in epoca di spending review dovevano essere chiusi. Quel pericolo fu scongiurato. Ma adesso l'assetto potrebbe essere nuovamente messo in discussione. Non è preoccupato però un altro deputato regionale, il saccense Michele Catanzaro del Pd, il quale oggi al nostro telegiornale fa notare come il tribunale di Sciacca abbia le carte in regola per potere ulteriormente ampliare la sua giurisdizione ai comuni della provincia di Palermo Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina e Giuliana, le cui autorità locali (sindaci e consigli comunali) da tempo confidano in questa possibilità, considerata la loro distanza (in uno con le difficoltà viarie) dal tribunale di Termini Imerese, della cui competenza territoriale fanno parte. Una iniziativa, proprio verso questa direzione, è stata assunta anche dal consiglio dell'ordine degli avvocati di Sciacca, oggi presieduto da Giuseppe Livio, che ha all'ordine del giorno proprio il sostegno nei confronti di questo progetto. Lo scorso ottobre, quando il disegno di legge-voto era approdato all'esame dell'Assemblea Regionale Siciliana, lo stesso Livio non aveva nascosto la propria sorpresa, dichiarando che una nuova revisione delle circoscrizioni non era all'ordine del giorno. In ogni caso quella sottoscritta da un gruppo di parlamentari capeggiati dall'onorevole Pellegrino ha tutta l'aria di una iniziativa propagandistica ed elettoralistica. Tanto più che al momento il governo Draghi è impegnato nell'approvazione della riforma della giustizia che prende il nome della ministra Marta Cartabia, che non annovera alcuna ipotesi di tale genere.
La proposta di legge voto sulla giustizia è uno dei provvedimenti approvati ieri a Palazzo dei Normanni. L'aula ha dato il via libera anche alle disposizioni per l’esercizio di funzioni amministrative di competenza regionale in materia di costruzione ed esercizio delle linee e impianti per il trasporto, la trasformazione e la distribuzione di energia elettrica.