Le novità ufficiali si attendono nelle prossime ore, ma la certezza riguarda lo strumento che più è stato al centro delle contestazioni. Parliamo del Green Pass, sia quello base ottenibile con il tampone negativo, sia quello rafforzato rilasciato solo a seguito di vaccinazione. Fino ad oggi la certificazione verde è necessaria per andare al lavoro, nei bar e ristoranti al chiuso, nei mezzi di trasporto, così come nei cinema, teatri, discoteche e palestre. Dal primo maggio il green pass non sarà più obbligatorio, fatta eccezione per le visite in ospedale o nelle Rsa. L’obbligo del vaccino è previsto fino al 15 giugno per tutti i cittadini dai 50 anni in su e fino al 31 dicembre per operatori sanitari e delle Rsa.
La questione al centro del dibattito nelle ultime ore è quella relativa all’obbligo della mascherina nei locali al chiuso. Dovrebbe essere eliminato, seppure qualche dubbio persista per alcuni locali, ad esempio per le sale cinematografiche, oltre che per i mezzi di trasporto.
Come spesso abbiamo visto in questi due anni di pandemia, la questione sta dividendo la politica, ma anche gli esperti. C’è chi vorrebbe eliminare in toto l’utilizzo della mascherina, chi invece ritiene che questo atteggiamento sia imprudente. Quest’ultima è la posizione espressa oggi da Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe, per il quale togliere le mascherine nei luoghi chiusi è una decisione avventata perchè nei locali affollati la probabilità di contagio è molto elevata e anche perché la vaccinazione offre una protezione parziale dal contagio posto peraltro che ci sono milioni di persone suscettibili, perché non vaccinate o senza booster.
Intanto dal monitoraggio settimanale emerge che in Sicilia si assiste ad un lieve calo delle nuove infezioni da Covid.
Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 6 ed i 10 anni e poi tra gli 11 ed i 13 anni.
"Una più elevata copertura vaccinale - avvertono dalla Regione -, in tutte le fasce di età, soprattutto quella 5-11 anni rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto della circolazione del virus. Nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 27,8% del target regionale.
Oltre ad una minore incidenza di nuovi casi, anche le nuove ospedalizzazioni continuano a diminuire, sebbene la diffusione dei contagi pregressi si rifletta ancora su una prevalenza di soggetti ospedalizzati con positività concomitante da Covid. Si va in ospedale per altre patologi e si scopre di essere contagiati.
Circa 3⁄4 dei pazienti in ospedale nella settimana di riferimento risultano non vaccinati.