E’ quanto dichiara oggi Santo Putrone, presidente dell’associazione dei costruttori edili di Sicilia che evidenzia come a distanza di un anno e mezzo la Regione ancora non paga le imprese edili per lavori eseguiti. L’ultima promessa risale allo scorso mese di settembre quando era stata annunciata la deliberazione dei pagamenti essendo anche stato completato il riaccertamento dei residui passivi. In realtà a tutt’oggi poco o nulla è stato fatto e le imprese non solo non hanno ottenuto le loro spettanze, ma si vedono negare ulteriore credito dalle banche. Purtroppo non ci sono più le condizioni economiche per proseguire l’attività e pagare gli stipendi, commenta il responsabile di Ance Sicilia – posto che per ricevere i nostri soldi dobbiamo aspettare ancora che il Parlamento nazionale vari una norma che sblocchi i fondi destinati alla Sicilia e previsti dalla nuova Finanziaria 2022. La programmazione finanziaria del futuro serve a pagare i debiti del passato, dopo che le amministrazioni hanno appaltato opere senza la necessaria copertura finanziaria, e dopo che non si è riusciti ancora una volta ad approvare il Bilancio della Regione negli ordinari termini di legge. L’associazione dei Costrutori Siciliani rivolge un appello ai parlamentari nazionali eletti in Sicilia affinché si adoperino per dare una risposta a questa necessità urgente attraverso il varo della norma a favore dei fondi per l’isola.
“E’ finito il tempo delle promesse – conclude Putrone – . I politici, a qualsiasi livello, non possono permettersi il lusso di lanciarsi nella campagna elettorale senza avere prima prodotto risultati concreti. Davanti a noi non ci sono più anni o mesi, ma pochi giorni prima di essere costretti a dichiarare il fallimento delle nostre imprese .