l’azienda che si occupa della gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento. Armenio, già dirigente regionale e capo del Genio Civile di Agrigento, prenderà il posto finora ricoperto da Fiorella Scalia. Già la scorsa settimana l’assemblea dei sindaci era stata chiamata a ratificare la sua nomina, riunione che però era stata infruttuosa e dalla quale erano emerse posizioni divergenti tra i sindaci. Ieri la fumata bianca, seppure con 16 astenuti e solo 9 voti favorevoli. L’Azienda Idrica Comuni Agrigentini da oggi ha il nuovo direttore generale e per il Cartello Sociale è un segnale incoraggiante, un passo avanti verso la normalizzazione della gestione della società Consortile ancor più perché arriva nel momento in cui finalmente diversi comuni, a partire da Agrigento, stanno procedendo a definire gli atti amministrativi per trasferire ad AICA le somme dovute. L'auspicio del Cartello Sociale ( del quale fanno parte sindacati e chiesa) è quello che anche gli altri sindaci possano al più presto muoversi in questa direzione per consentire ad AICA di potere affrontare la situazione finanziaria con maggior serenità sia per quanto attiene alla qualità dei servizi da erogare sia per dare maggiore tranquillità ai suoi dipendenti. È chiaro che l'utilizzo pieno del prestito di 10 milioni di euro della Regione non è la soluzione definitiva per assicurare una gestione economica efficiente e virtuosa del servizio idrico integrato in provincia, ma per il Cartello Sociale è senz'altro il punto di partenza per fare in modo che attraverso scelte oculate e lungimiranti si possa dare stabilità ad una gestione pubblica del servizio idrico che contempli puntuali prestazioni e costi equi per l'utenza, con attenzione particolare alle fasce più fragili della popolazione.