di contrada Santa Maria è arrivata. Si terrà il prossimo 17 maggio e a convocarla è stato l'ingegnere Calogero Foti, dirigente generale dell'assessorato all'energia e servizi di pubblica utilità, dipartimento acque e rifiuti servizio “autorizzazioni impianti gestione rifiuti”. Lo ha fatto sapere oggi il presidente della Srr Agrigento Ovest Vito Marsala. Si apre dunque uno spiraglio nella delicata vicenda riguardante la raccolta della frazione umida dei rifiuti posto che la conferenza di servizi programmata per metà maggio dovrebbe rappresentare l'ultimo passaggio prima della emanazione del decreto autorizzativo all'ampliamento dell'impianto, quello che consentirà di espletare la gara d’appalto e realizzare i lavori necessari nell’arco di 5-6 mesi. Un progetto presentato da almeno tre anni, finanziato per un importo di circa 5 milioni di euro e che consentirà di raddoppiare la capacità del centro di compostaggio di contrada Santa Maria, dalle attuali 12 mila a 24 mila tonnellate. Un impianto saturo con l'aggravante che adesso non si può più contare, come successo invece durante l’emergenza covid, su alcuna deroga all’attuale capacità di ricezione. Preoccupati soprattutto per quello che tale situazione potrebbe determinare durante l'ormai imminente stagione estiva in assenza del via libera al progetto di ampliamento, sindaci e vertici della Srr la scorsa settimana si erano detti pronti ad autoconvocarsi a Palermo se nel giro di qualche giorno non fosse arrivata l'attesa convocazione della conferenza di servizi. L’autorizzazione al progetto di ampliamento del centro di compostaggio peraltro consente, nelle more della realizzazione dei lavori, di trasferire la frazione organica in eccesso in altri impianti della Sicilia, indubbiamente con maggiori costi ma evitando che i rifiuti non vengano raccolti nel periodo estivo, quello in cui soprattutto a Sciacca aumentano le presenze e, di conseguenza, anche la spazzatura che si produce.