farà parte a tutti gli effetti del progetto politico di Matteo Mangiacavallo. È questa l'ultima novità proveniente dal fronte politico, in un'area (quella che fa riferimento all'associazione Sciacca al Centro) dove si è concretizzato lo strappo di cui da settimane si sussurrava. Ignazio Bivona, infatti, ha deciso di tornare con Ignazio Messina (di cui fu assessore), candidandosi al consiglio comunale nella lista dello stesso Messina. Una decisione attesa, e che di fatto ridimensiona il gruppo politico che fa riferimento a di Di Paola, soprattutto se si tiene conto anche dei grossi dubbi che d'altronde neanche Salvatore Monte aveva nascosto in ordine ad una alleanza di Sciacca al Centro all'interno dello schieramento di centro destra, pur avendo concesso il lasciapassare alla discussa cooptazione di Forza Italia (in uno però con l'annuncio che non si sarebbe candidato) quando l'ex primo cittadino aveva dato la propria disponibilità a correre nuovamente per la carica più importante del comune. Poi il passo indietro di Di Paola, il resto è storia nota. Compresa la partecipazione dello stesso Bivona e Salvatore Monte (mentre Di Paola trattava per la sua candidatura a sindaco) all'incontro promosso da Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione. Un progetto, quello di De Luca, che potrebbe vedere proprio Monte scendere in campo con una sua candidatura per un seggio dell'Assemblea Regionale Siciliana a sostegno dell'ex sindaco di Messina. Le strade tra Di Paola da una parte, e Monte e Bivona dall'altro, quanto meno sul piano politico, sembrano essersi irrimediabilmente divise. Il simbolo di Sciacca al Centro, probabilmente associato a quello di un altro soggetto politico, dovrebbe comunque essere presente. È sicuramente questa la novità che domani, nella conferenza stampa convocata per le ore 10 per presentare la sua candidatura a sindaco, verrà riferita da Matteo Mangiacavallo. L'impegno è a entrare nel merito del "come" si intende portare avanti con efficacia l'azione di governo. L'impegno è a illustrare quelli che ha definito "Strumenti innovativi per il buon governo della comunità: visione strategica per lo sviluppo equo e sostenibile della città, le risorse finanziarie per la realizzazione dei progetti, l'amministrazione efficiente per il raggiungimento degli obiettivi e la co-programmazione per una gestione della cosa pubblica veramente partecipata".
Sempre domani, ma in serata, ci sarà anche la manifestazione di Fabio Termine, che illustrerà i contenuti del progetto politico che lo vede candidato a sindaco in uno schieramento che dovrebbe vedere la presenza di almeno 4 liste: 2 di Mizzica e Next (con all'interno anche candidati del Movimento 5 Stelle) e 2 riconducibili al Partito Democratico, non si sa ancora se con il simbolo ufficiale oppure no. Potrebbe esserci una quinta lista, del gruppo Noi con Sciacca, ma non è detto. Termine naturalmente è chiamato a chiarire la propria posizione politica e alle ragioni che lo hanno visto raggiungere l'intesa (che fino a poche settimane fa sembrava impossibile) con il partito che ha governato negli ultimi 5 anni. L'operazione politica probabilmente si è resa necessaria per fronteggiare in modo più robusto la competizione elettorale, soprattutto se il quadro (che potrebbe non essere definitivo) è quello delle tre candidature.