Il giudice Rosario Di Gioia, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Christian Del Turco, ha disposto il giudizio immediato per il saccense Antonino Atria di 54 anni. La vicenda è quella relativa agli atti persecutori nei confronti di due donne della città di Sciacca per la quale, nei mesi scorsi, l'Autorità Giudiziaria gli aveva imposto il divieto di avvicinarsi alle vittime . Divieto che sarebbe stato disatteso dall'uomo, al punto da far aggravare la sua posizione e far scattare, nelle scorse settimane, la misura degli arresti domiciliari. Atria, che vive da solo, può allontanarsi dalla sua abitazione un'ora al giorno per la spesa e per altre necessità giornaliere.
La vicenda va avanti da tempo e le indagini sono state portate avanti dai carabinieri della locale compagnia che pure sono intervenuti in alcuni casi per prestare aiuto alle due donne. E' successo persino all'interno di una chiesa, durante una funzione religiosa.
Una vera e propria persecuzione, secondo l'accusa, fatta di appostamenti, pedinamenti, minacce e telefonate anche nel cuore della notte. Diversi episodi di stalkeraggio si sarebbero manifestati all'interno di negozi o comunque in luoghi pubblici.
Nei confronti di Antonino Atria il Tribunale di Sciacca aveva anche disposto la misura della libertà vigilata, ritenendo la persona “socialmente pericolosa”.