In Sicilia, nonostante sul piano dei contagi si siano visti gli effetti della Pasqua, si assiste ad un graduale calo dei ricoveri. E, allora, si può iniziare a programmare la chiusura degli ospedali covid realizzati nell’isola. E’ il caso del Fratelli Parlapiano di Ribera struttura di riferimento per i soggetti positivi che necessitano di ricovero, seppure prima si procederà alla riconversione dei reparti finora impegnati nell’emergenza Covid per ripristinarne le originarie funzioni. E’ il caso della medicina al San Giovanni di Dio di Agrigento. Entro l’estate si cambierà la strategia di assistenza ai pazienti contagiati anche perché capita sempre più spesso, soprattutto agli anziani, che arrivano in ospedale per altre e anche gravi patologie, risultano positivi al test e vengono dirottati negli appositi reparti o ospedali covid. Il piano al quale l’assessorato regionale alla salute sta lavorando è quello di prevedere percorsi separati per i pazienti positivi a seconda delle loro patologie e non della loro positività al virus.
Per i soggetti contagiati che hanno problemi di natura respiratoria e polmonare dovrebbero essere previsti appositi reparti, ma per gli asintomatici si cambierà totalmente l’approccio, non saranno più esclusivamente considerati pazienti covid, ma ricoverati in base alla patologia o alla necessità di assistenza sanitaria. Tutto ciò comporterà che in tutti gli ospedali e in tutti i reparti si prevedano delle stanze da destinare a chi deve, ad esempio, effettuare un intervento chirurgico ed è contestualmente positivo al Covid.
In tal senso ci sarà da riorganizzare l’attività di tutti gli ospedali dell’isola con l’obiettivo di arrivare all’estate con la piena operatività di tutte le strutture, anche quelle finora esclusivamente dedicate al Covid. Un piano per arrivare, dopo oltre due anni, ad un ritorno alla normalità anche nell’assistenza sanitaria e tornare a garantire il diritto alla salute a 360°.