A parlare in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera e riportata dal sito di informazione “Grandangolo” è Ferdinando Sciabarrà, ex funzionario della Camera di Commercio di Agrigento, riconosciuto dopo anni di “battaglie giudiziarie” proprietario di una porzione della famosissima Scala dei Turchi.
Il pensionato lancia un appello-provocazione ad uno degli uomini più ricchi del mondo dopo un anno di “promesse senza nulla fare” da parte della Regione Siciliana e del Comune di Realmonte.
“Non è bastato dire agli Enti ve la regaliamo – ha affermato Sciabarrà – ma il Comune piuttosto che realizzare i dovuti controlli ed evitare problemi di sicurezza ha nuovamente aperto una causa civile rivendicando la proprietà per usucapione”. Il tira e molla giudiziario si è concluso con il riconoscimento della legittima proprietà di Sciabarrà della parte superiore della famosa marna bianca secondo quanto stabilito dal Tribunale di Agrigento e dalle carte catastali.
Il pensionato, attraverso il legale Giuseppe Scozzari, ha dato prima disponibilità a donarla al “pubblico” e poi ad affidarla in gestione ad una associazione ambientalista. La Regione un anno fa aveva promesso interesse sulla vicenda ma da allora nessun patto avanti è stato fatto. “Ci hanno convocato più volte – ha dichiarato l’avvocato Giuseppe Scozzari – ma gli incontri si sono rivelati aria fritta. Chiacchiere e distintivo.” Adesso l’appello al fondatore di Tesla e neo proprietario di Twitter: “Visto che le istituzioni non sono in grado di farsi carico della Scala dei Turchi che la acquisti uno come lui. L’importante che la renda fruibile a tutti e gratuita come è sempre stata.”