in fuga dalle bombe che hanno raso al suolo le loro città. Sono 34, in totale, i profughi che sono scappati da una regione nei pressi di Kiev, lasciando solo macerie alle proprie spalle. Come mostrano le immagini del blog “Il futuro dipende da te”, ieri a Menfi, al loro arrivo, è stata organizzata una vera e propria festa di benvenuto all’interno della biblioteca comunale. Sono dieci le famiglie di Menfi che hanno risposto ad un apposito bando comunale e si sono messe a disposizione per accogliere, tra le proprie mura domestiche, cinque nuclei familiari e quattordici ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 17 anni. Minorenni, dunque, per cui sono state necessarie particolari autorizzazioni per il loro arrivo in Italia. È stata messa su una vera e propria macchina organizzativa dal Comune di Menfi, dalla Caritas diocesana di Agrigento e dall’Associazione Libellula. Tutto è nato nel corso della fiaccolata per la pace organizzata i primi di febbraio, a conclusione della quale una cittadina ucraina, Tatiana, ha commosso i presenti con la sua testimonianza. Ancora una volta i cittadini di Menfi non sono rimasti spettatori indifferenti di una tragedia e, mostrando la propria empatia e solidarietà, si sono immediatamente attivati in favore di chiedeva e continua a chiedere aiuto. Non è la prima volta. Già 28 anni fa, come ha ricordato la presidente dell’associazione Libellula, Leoa Amella, i cittadini di Menfi si misero a disposizione ed accolsero circa un centinaio di bambini in fuga dalla guerra che in quel periodo devastò la Georgia. Adesso, grazie a questo nuovo gesto di altruismo, anche i cittadini ucraini potranno vivere in un posto sicuro, lontani dalle bombe e dagli orrori di un conflitto che, purtroppo, non accenna a placarsi.