Il provvedimento di immissione in ruolo, deliberato dal commissario dell'Azienda Sanitaria Provinciale Gervasio Venuti, consente di assicurare la continuità della presenza di trentaquattro infermieri nei reparti ospedalieri agrigentini scongiurando il loro ritorno nelle aziende di appartenenza al termine del periodo di comando non più rinnovabile. Al tempo stesso raggiunge l'obiettivo di offrire certezze al personale garantendo stabilmente l’impiego in territorio agrigentino. Per i lavoratori l’assunzione avverrà di fatto attraverso la mobilità volontaria. Ovviamente trattandosi di personale già comunque in servizio, il provvedimento non dà quelle risposte tanto attese sul fronte delle nuove assunzioni in diverse strutture ospedaliere della provincia, a partire dal Giovanni Paolo Iidi Sciacca. In tal senso , si va avanti con provvedimenti tampone come quello annunciato, sempre oggi , dalla direzione dell'Azienda che prevede l’immissione in servizio, in posizione di comando per un anno, di ventuno infermieri provenienti dal bacino di Palermo. Si tratta di cinque sanitari appartenenti all’”ARNAS Civico” che cominceranno il loro mandato il primo novembre e di ulteriori sedici, in forze presso l’Azienda ospedaliera “Villa Sofia - Cervello”, che si recheranno in corsia negli ospedali agrigentini dall’inizio di dicembre. Non è stata resa nota, peraltro, quale sarà la ripartizione di queste risorse negli ospedali della provincia, ossia quanti di questi infermieri che per un anno lavoreranno all'Asp di Agrigento saranno in servizio, ad esempio, all'ospedale di Sciacca. Sulla questione riguardante il potenziamento degli organici di dirigenti medici da impiegare anche nei pronto soccorso, il commissario Venuti annuncia l'approvazione della graduatoria per incarichi e supplenze a tempo determinato per medici di chirurgia generale con particolare esperienza in endoscopia digestiva. La loro assunzione, ha dichiarato Venuti, contribuirà a decongestionare i reparti ospedalieri con specifico riguardo all’area d’emergenza.
Intanto, dopo il caso riguardante il medico di Catania violentata durante il proprio turno di lavoro, è stato approvato il piano per incrementare la sicurezza degli operatori in servizio nelle guardie mediche della provincia di Agrigento. A giorni il Servizio tecnico dell’Asp, in esecuzione di una recente delibera del commissario Venuti, darà luogo alle procedure di gara
per l'individuazione della ditta specializzata che assumerà l’incarico con il criterio del prezzo più basso. Attraverso un investimento di oltre un milione e duecentomila euro saranno incrementate le condizioni di sicurezza del personale al lavoro nelle guardie mediche con migliorie rese particolarmente necessarie , proprio dai recenti episodi di cronaca che hanno evidenziato alcuni elementi di criticità presso diverse strutture sanitarie regionali. Fra le principali misure di sicurezza che si miglioreranno vi sono i sistemi diretti di allerta con le forze dell’ordine e gli allarmi sonori, gli impianti di illuminazione, i videocitofoni, e dispositivi antintrusione come porte blindate e grate alle finestre. Nelle previsioni anche innovazioni destinate alla videosorveglianza dei presìdi con telecamere dotate di strumenti di registrazione delle immagini.