i progetti presentati nel corso degli anni per la realizzazione di un parcheggio a ridosso del centro storico. Tre, in particolare, quelli di cui si parla da anni: uno sotto piazza Scandaliato (il progetto immaginato dall'ingegnere Pippo Palazzotto la prima volta, pensate, nel 1978, adeguato nel 2013), uno sotto piazza Mariano Rossi (all'interno dell'area di proprietà della famiglia Borsellino, che da anni ha messo a disposizione quest'area) e, infine, uno da realizzarsi nella parte sottostante la via Eleonora d'Aragona, proposto dagli architetti Giuseppe Cicio e Alfredo Pinelli. L'assessore ai lavori pubblici ha deciso di convocare delle riunioni con i titolari di quelle che sono a tutti gli effetti delle iniziative imprenditoriali, che offrono delle soluzioni al comune in cambio, ovviamente, di una remunerabilità dell'investimento. D'altronde è lo stesso ingegnere Neri a confermare che non esiste alternativa all'investimento del privato. L'amministrazione comunale dovrà giocoforza fare delle valutazioni tra i progetti migliori. Pare che tutti quelli disponibili abbiano qualche ostacolo davanti, ma l'assessore Neri è convinto che sia possibile trovare una soluzione nel rispetto della legge. Il progetto Palazzotto è quello che prevede il numero più elevato di posti auto: 600 circa. Più dimensionati gli altri due progetti, circa 280 posti letto quello che dovrebbe sorgere nell'area di proprietà della famiglia Borsellino e nella parte sottostante la via Eleonora d'Aragona. L'orientamento dell'Amministrazione Valenti è dunque quello di trovare una soluzione per fronteggiare questa emergenza. Progetti che nel corso degli anni si sono scontrati anche con vedute diverse, anche di tipo ambientalista o commerciale. Di fronte all'ipotesi che la famiglia Borsellino prevedesse un centro commerciale per recuperare l'investimento si levarono proteste da parte soprattutto dei negozianti del centro storico. Lo stesso progetto di rifacimento della piazza Scandaliato prevedeva la creazione di un progetto multipiano, a cui poi si dovette rinunciare. Perché alla fine, diciamoci la verità, questa città è abituata a lamentarsi sempre: sia se le cose non si fanno, sia quando c'è la possibilità di farle. Nel frattempo il Comando di Polizia Municipale ha licenziato un piano per trasformare parcheggi attualmente liberi in aree a pagamento, delimitate da strisce blu. Circa 600 i posti auto che si possono recuperare, in zone diverse del centro abitato: da via Cappuccini a via Carlo Marx e altre zone attigue. I proventi stavolta potrebbero andare interamente al comune.