di estromettere Forza Italia dalla coalizione di centro destra in vista delle elezioni amministrative non si è ancora esaurito. La conseguenza apparentemente più logica di quanto accaduto sembra essere quella di una candidatura di bandiera del partito di Silvio Berlusconi e con una propria lista. Gli occhi in tal senso non possono che essere puntati sull'ex sindaco Mario Turturici. Che, dunque, sempre che tale prospettiva possa concretizzarsi, sarebbe ufficialmente il quarto candidato alla carica più importante del comune dopo la discesa in campo di Mangiacavallo, Messina e Termine. E tuttavia questo percorso, ancorché apparentemente logico, non sarebbe così scontato. Dentro Forza Italia infatti si sta facendo il punto della situazione, si susseguono riunioni su riunioni, anche perché manca appena una settimana alla scadenza per la presentazione di liste e candidature.
Continua ad essere considerata incomprensibile, per non dire pretestuosa, dai forzisti, la decisione di Mangiacavallo. "Una sceneggiata improntata sulle falsità", l'ha definita lo stesso Turturici. Il quale in questo momento non nasconde i propri dubbi sull'ipotesi di caricarsi sulla schiena l'idea stessa del peso di una situazione a dir poco inattesa da tutti. Stando alle indiscrezioni che scaturiscono dalle ultime riunioni, i dirigenti di Forza Italia intenderebbero consumare il passaggio dell'invocazione alle altre forze del centro destra di un ricompattamento del fronte, senza però Matteo Mangiacavallo a rappresentarlo e, dunque, con un altro candidato. "Perché - osservano da Forza Italia - se la coalizione è riuscita a ricomporsi a Palermo attorno al nome di Roberto Lagalla, non si capisce perché a Sciacca (non certo l'ultimo comune siciliano) questo non debba essere possibile".
Un tentativo forse politicamente necessario ma che sembra avere l'aria di una specie di "ultima spiaggia" quasi certamente senza alcuna speranza di successo. E per tante ragioni. Si sa che Fratelli d'Italia ed Mpa avevano rappresentato i propri dubbi a Mangiacavallo per la sua intenzione di rinunciare all'apporto di Forza Italia. Ma a questo punto i predetti dubbi sono destinati a restare quanto meno in secondo piano.
Eppure non sarebbe ancora automatico l'epilogo della candidatura di bandiera di Mario Turturici, anche se nelle ultime ore si fa con insistenza anche il nome della coordinatrice regionale di Azzurro Donna Maria Antonietta Testone. Si apprende che dentro il partito ci sarebbe chi non esclude di non presentarsi assolutamente alle amministrative, scegliendo così di restare spettatori, pur sostenendo (s'intende) qualche proprio candidato che possa essere eventualmente ospite all'interno di altre liste. Ma è anche questo uno scenario di difficile concretizzazione. Essenzialmente appare improbabile soprattutto che i Cusumaniani possano dire di sì. Accordi con gli altri due candidati in campo (Messina e Termine) appaiono impossibili, ma in politica può sempre accadere di tutto.
Aleggiano, nell'aria della politica saccense, prospettive più o meno fantasiose, alcune delle quali indotte a ritenere addirittura che tutto quello che è stato imbastito possa improvvisamente saltare, che le carte possano essere clamorosamente rimescolate, che accordi già sanciti e volti già ufficializzati possano venire meno. Con buona pace di chi ha già speso i propri soldi per stampare i volantini. Tanto più che da domani si possono ufficialmente presentare le candidature. Ma siamo in una fase in cui la stessa composizione delle liste sta registrando un percorso faticosissimo. Tutti sanno dunque che prima delle 12 di mercoledì 18 maggio nessuno presenterà alcunché nella segreteria comunale di Sciacca. I giochi sono ancora aperti.