alle elezioni amministrative del 12 giugno a Sciacca. È quanto si riesce ad apprendere, piuttosto faticosamente, dall'entourage forzista, che come è noto nei giorni scorsi si è autoconsegnato il silenzio. Insieme alla lista di Forza Italia ci dovrebbe essere anche la lista "Rinascimento" di Vittorio Sgarbi. Quindi due liste a sostegno di una candidatura a sindaco che, a meno di sorprese clamorose, dovrebbe essere quella di Mario Turturici, anche se sembra che stiano aumentando le quotazioni di Maria Antonietta Testone, coordinatrice regionale di Azzurro Donna. Se ne saprà di più solo nelle prossime ore.
Si avvicina dunque la fine dell'attesa sulle determinazioni del partito di Berlusconi, e d'altronde è anche vero che ormai il tempo è scaduto, visto che entro domani a mezzogiorno bisognerà depositare tutto nella segreteria generale del comune. Il gruppo forzista ha avuto bisogno di un po' di giorni di tempo per riprendersi dallo stordimento generato dalla clamorosa estromissione dalla coalizione di centro destra decisa da Matteo Mangiacavallo. Tra le varie ipotesi paventate, nell'orbita del disappunto politico, c'era stata perfino quella di uno stop forzato, ossia la decisione di non partecipare alle elezioni rimandando il proprio impegno alle prossime Regionali. Ma questo sarebbe stato davvero troppo, ed è evidente come gli stessi deputati agrigentini all'Ars abbiano insistito perché questo non accadesse. Per non dire che il gruppo capeggiato da Nuccio Cusumano non sarebbe né ora né mai rimasto a guardare le elezioni degli altri. Su Sgarbi va detto che il referente sul territorio è il politico favarese Giuseppe Arnone.
L'alleanza con Sgarbi non sorprende. Addirittura a quanto risulta nei giorni scorsi si era ipotizzato di chiedere al celebre personaggio di candidarsi a sindaco. Ipotesi suggestiva e dirompente poi però venuta meno perché il critico d'arte è già sindaco, a Sutri, nel Viterbese, e questo fatto lo rendeva ineleggibile. Sul fatto che uno come Sgarbi (che ha già fatto il sindaco a Salemi) avrebbe potuto prendere in considerazione questa ipotesi non ci sarebbero stati grossi dubbi. A questo punto i candidati a sindaco sono 4. Dopo Messina domani al comune ci saranno i gruppi di Matteo Mangiacavallo, di Fabio Termine e, come detto, anche Forza Italia. I candidati dovranno anche designare gli assessori. Mangiacavallo e Termine dovrebbero indicarne 3 ciascuno, il minimo necessario. Tra i nomi che circolano in questi giorni ci sono quelli di Giuseppe Milioti per il primo e di Gianluca Fisco per il secondo. A questo punto è il caso di non esercitarsi più nella diffusione di nomi, visto che domani se ne saprà di più.
Per quanto riguarda infine spostamenti e riposizionamenti, dopo che "Noi con l'Italia" ha lasciato il progetto di Fabio Termine per aderire a quello di Ignazio Messina, stamattina Fabrizio Di Paola ha ufficializzato la partecipazione di Sciacca al Centro nel progetto Mangiacavallo in un contrassegno nel quale ci sarà il suo simbolo accanto a quello dei Popolari e Autonomisti di Roberto Di Mauro. "Si tratta di un'intesa elettorale", ha precisato l'ex sindaco volendo evidentemente smentire chi pensasse che si tratti di una sua adesione a quello che un tempo si chiamava Mpa.