è di oggi la richiesta di Confcooperative alla Regione Siciliana per trovare una soluzione urgente al problema del caro carburante. Oggi la marina di Sciacca è tornata ad essere crocevia del disagio dei pescatori siciliani, con una mobilitazione del comparto ripartita con una concentrazione delle rappresentanze dei pescatori siciliani, da Portopalo di Capo Passero a Porticello, da Trapani a Licata.
Per Enzo Marinello, presidente della Cooperativa Pescatori, l'andamento del prezzo del gasolio non ha giustificazioni.
In queste condizioni non è più conveniente andare per mare, ha aggiunto Salvatore Scaduto.
Per cercare di fronteggiare l'emergenza nei mesi scorsi il governo della Regione ha approvato l'anticipazione del calendario del fermo biologico. Nel frattempo i pescatori attendono ancora che si sblocchino gli aiuti già approvati ma non ancora erogati. Quella che il settore della pesca ha davanti è una battaglia complicatissima, con tanti posti di lavoro a rischio, con un prodotto interno lordo che, per la città di Sciacca, è di fondamentale importanza. Il governo potrebbe mettere almeno aiuti sotto forma di credito d'imposta, propone Marinello.
Un settore in grande sofferenza, dove gli addetti sentono le istituzioni sempre più lontane, a partire dall'Unione Europea.