E’ l’accusa mossa al Governo Regionale dal parlamentare del Pd Antonello Cracolici che parla di “Scampoli elettorali da parte della giunta Musumeci in relazione alla delibera che, a pochi giorni dal voto amministrativo in oltre 120 comuni dell’isola, stanzia 213 milioni di euro per finanziare una serie di interventi a favore di comuni ed enti territoriali senza aver preventivamente fatto un bando. Fatto inaccettabile per Cracolici, oltre che essere assolutamente in violazione di qualunque norma di trasparenza, considerato che sono fondi dello Stato che devono ancora essere assegnati alla Sicilia e che dovranno essere sottoposti comunque alla valutazione del Cipe. L’esponente del Pd pone anche la questione della scelta dei 124 interventi che, escludendo la stragrande maggioranza dei comuni siciliani dalla possibilità di concorrere a linee di finanziamento per fare fronte alle tante emergenze, appare finalizata a privilegiare il consenso senza il rispetto di alcuna regola.
Secca la replica dell’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone che evidenzia l’importanza del Piano che comprende 124 progettiriversando su tutte le nove province siciliane interventi e cantieri per oltre 200 milioni di euro. Al contrario di quanto avvenuto in un passato, ha dichiarato l’assessore Falcone, il governo Musumeci ha dato spazio a progettazioni già esecutive per opere che spesso i cittadini attendevano da decenni. La Sicilia, ha concluso l’esponente del governo regionale ha archiviato l’era dei progetti che rimanevano solo sulla carta e con il programma di investimenti approvato dalla giunta e con l’obiettivo di utilizzare le anticipazioni dei Fondi per il Sud, restituirà finalmente alla fruizione pubblica opere che hanno un inizio e una fine.