E così, a pochi giorni dalla scelta del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, l'associazione Acquario oggi annuncia , con un comunicato stampa, di non far più parte di questo progetto politico.
Un percorso, quello verso le elezioni amministrative, che si interrompe non senza una vena polemica da parte dell'associazione che, nell'annunciare di voler continuare a produrre idee per la città seppure non all'interno di un contenitore politico , precisa di aver fatto parte del progetto dei 5 Stelle “per poco e senza mai esserci veramente di fatto”. Ed è alle diverse anime del Movimento che l'associazione Acquario fa riferimento anche in relazione alla candidatura di Ivana Dimino che è stata proposta, precisano, direttamente dal parlamentare Matteo Mangiacavallo.
Eppure, aggiungono nel comunicato, nonostante l'entusiasmo e la volontà da parte nostra di fare gruppo, non abbiamo avvertito nelle diverse componenti dei 5 Stelle una completa benevolenza nei nostri confronti e nei confronti di Ivana Dimino. Una parte dell'assemblea grillina la apprezzava, mentre una parte della base grillina riteneva che la sua candidatura non convincesse, scrivono gli esponenti dell'Acquario che, poi, evidenziano come sia stato proprio il suo passo indietro, rispetto alle altre proposte in campo, ad evitare spaccature all'interno del Movimento 5 Stelle.
Ivana Dimino, precisano ancora nel comunicato, ha scelto di facilitare il compito ai grillini non convinti della sua candidatura e sostenere quella di un esponente del Movimento sin dalla prima ora, ossia Alessandro Mucaria, ma le cose sono poi andate in maniera diversa.
Quanto è accaduto, hanno aggiunto, ci ha fatto comprendere che associazionismo e politica non possono mischiarsi se non vi è piena condivisione. E loro evidentemente hanno registrato, almeno da una parte del Movimento, un'atteggiamente contrario, di chiusura.
A replicare è stato il parlamentare Matteo Mangiacavallo.
Verso l'associazione Acquario abbiamo sempre mostrato il massimo dell'apertura,dichiara, prova ne è il fatto che Ivana Dimino se l'è giocata alla pari degli altri candidati in lizza, fino alla fine della scelta. Se si partecipa però ai lavori dell'assemblea, ha aggiungo Mangiacavallo, lo si deve fare spogliandosi da tutte le appartenenze e mostrando di essere parte integrante del gruppo e non mi sembra che ciò sia accaduto.
Se in questi giorni si è parlato di anime diverse all'interno della nostra assemblea, ha concluso il parlamentare grillino, adesso posso dire che finalmente c'è un gruppo unito che rema nella stessa direzione.