Ieri il direttore dell’unità operativa dell’area di emergenza di Sciacca è stato costretto a comunicare al servizio del 118 che ogni eventuale paziente con sospette lesioni ossee dovrà essere dirottato verso altri ospedali. Il reparto di ortopedia del Giovanni Paolo II di Sciacca non è in grado di garantire gli interventi chirurgici. Un fatto gravissimo che si aggiunge alle analoghe difficoltà del reparto di urologia e alla situazione sempre complessa del pronto soccorso. I nodi legati alla carenza di medici vengono al pettine e stanno determinando gravi disservizi all’ospedale di Sciacca. Sulla vicenda oggi è intervenuto il parlamentare regionale Michele Catanzaro che ha chiesto al governo Musumeci misure straordinarie per l’ospedale di Sciacca dove due delle unità operative più attive rischiano la chiusura e al momento riescono solamente a garantire l’attività ambulatoriale. E’ un dato di fatto, inconfutabile e supportato dalla nota di servizio con la quale il responsabile della centrale operativa del 118 ha dato disposizione al personale delle ambulanze di dirottare da oggi i pazienti con lesioni ossee soccorsi nei comuni di Menfi, Santa Margherita, Sambuca di Sicilia e Montevago non a Sciacca, ma all’ospedale di Castelvetrano. Per i pazienti degli altri comuni, anche per quelli di Sciacca, si prevede il trasferimento all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, fatta salva la necessità di una prima valutazione che potrà essere fatta dai sanitari del Giovanni Paolo II.
Insomma, l’ortopedia di Sciacca ridotta solo ad un servizio ambulatoriale, così come avviene già da diversi giorni per l’urologia a causa della carenza di personale medico che impedisce la terapia chirurgica.
“Il vasto hinterland di Sciacca non può essere privato di un servizio di assistenza fondamentale – ha scritto questa mattina il deputato del Pd Michele Catanzaro chiedendo al Governo regionale strumenti straordinari e flessibili in grado di consentire all'Asp di mettere in campo soluzioni che, con le attuali norme, risultano purtroppo inattuabili. Procedure straordinarie di reclutamento di personale, quelle sollecitate al Presidente Musumeci e all’assessore Razza per non mettere a repentaglio, conclude Catanzaro, il fondamentale servizio di assistenza sanitaria. E se le unità operative di ortopedia e urologia non sono in grado di far fronte alle esigenze della vasta utenza del territorio che fa riferimento all’ospedale di Sciacca, sono da rilevare anche le condizioni di estrema difficoltà nelle quali operano anche I medici in servizio al pronto soccorso. Siamo alle porte della stagione estiva, ma gli accessi all’area di emergenza sono già da settimane aumentati mentre è sempre carente il numero dei sanitari disponibili.
Fin quì la grave situazione in cui si trova il Giovanni Paolo II. Ma giusto oggi l’Ordine dei Medici della provincia di Agrigento prende posizione in relazione alla carenza di personale in Endoscopia che si traduce nell’allungamento dei tempi d’attesa per le indagini diagnostiche, tra le quali anche la colonscopia. Diverse le segnalazioni ricevute anche da parte di pazienti oncologici che hanno l’urgenza di sottoporsi agli esami. Un fatto improponibile, dichiara il presidente dell’Ordine dei Medici Santo Pitruzzella che ha chiesto al Commissario dell’ASP Mario Zappia di risolvere la criticità legata alla carenza di personale avvalendosi di prestazioni aggiuntive, così da garantire le urgenze.