vorrei però chiarire che noi non stiamo con le mani in mano e che stiamo lavorando per risolvere i problemi". È sicuramente questo il passaggio più significativo del punto di Mario Zappia di questo venerdì, molto più improntato sul problema degli organici sanitari piuttosto che, come di consueto, sulla diffusione del covid. "Siamo a conoscenza dei problemi, ma è vero anche che stiamo facendo i concorsi, che stiamo procedendo ad assumere altri medici, e che accelereremo ulteriormente le procedure, fermo restando che bisogna ragionare in termini di azienda sanitaria unitaria". Quest'ultimo riferimento del commissario straordinario serve per giustificare le mobilità per garantire turni da un ospedale all'altro, come i cardiologi che da Sciacca devono osservare ordini di servizio a Licata o come gli urologi in servizio ad Agrigento che dovranno coprire le carenze dell'ospedale di Sciacca.
Sullo stesso argomento sempre oggi è intervenuto anche il direttore sanitario Gaetano Mancuso: "Le difficoltà a reperire medici - dice - non riguardano solo la sanità agrigentina e regionale ma l’intero panorama nazionale". In ogni caso, Mancuso fa notare che l'Asp di Agrigento sta compiendo ogni sforzo per ultimare le procedure concorsuali già definite, completare quelle in essere ed avviarne di nuove al fine di potenziare gli organici per migliorare i servizi resi all’utenza e dare man forte al personale che oggi, con grande spirito di sacrificio, sta colmando diverse criticità”. Per Mancuso, inoltre, è sostanzialmente sospetto il fatto che l'enfasi verso le problematiche sanitarie giungano proprio nel momento pre-elettorale.