per pazienti oncologici e donne in gravidanza che necessitano di prestazioni cardiologiche urgenti di primo livello. La direzione strategica, attraverso il coinvolgimento attivo dei direttori sanitari dei cinque presìdi ospedalieri della provincia, del dipartimento cardiovascolare e dei primari delle unità di cardiologia, sta mettendo a punto una vera e propria corsia preferenziale per garantire a queste categorie di pazienti fragili le prestazioni di cui necessitano nel modo più rapido e confortevole. Allo studio di fattibilità per giungere, a breve, alla definizione di un protocollo operativo vi sono alcune proposte cardine fra le quali, innanzitutto, l’intenzione di orientare le richieste delle gestanti e dei pazienti oncologici direttamente verso i reparti di cardiologia. Ogni unità dovrà assicurare l’erogazione del servizio nel più breve lasso di tempo possibile, comunque in giornata, ed è in previsione la possibilità che si pre-consideri la disponibilità di almeno una o due prestazioni giornaliere per questo target d’utenza. I pazienti fragili dovranno accedere con ricetta del Servizio Sanitario Nazionale prescritta dal medico di medicina generale o dallo specialista, recante la classe di priorità, che attesti il carattere di urgenza oltre che riportare il codice di esenzione (gravidanza o patologia oncologica). “Ritengo che ridurre i tempi di attesa ed incrementare il confort dei pazienti fragili - dichiara il commissario straordinario dell'ASP, Mario Zappia - sia sempre da considerare un atto dovuto. La priorità per i pazienti oncologici e per le gestanti in cardiologia mitiga lo stato di sofferenza e si traduce in un gesto di senso civico e altruismo”. La procedura, una volta partita, sarà oggetto di monitoraggio costante con l’introduzione di possibili revisioni e migliorie da apportare anche con il coinvolgimento diretto delle associazioni di volontariato che operano nel settore.