delle risorse finanziarie per il nuovo periodo di programmazione 2023-2027. A darne notizia è l’assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, Toni Scilla. Sarà così possibile attivare i relativi bandi già alla fine dell’estate, dando subito nuove opportunità agli imprenditori agricoli siciliani, afferma il rappresentante del governo Musumeci. Si tratta di un accordo che scaturisce dalla maggiore incidenza del cofinanziamento nazionale, dal momento che si passa dai circa 2,2 miliardi di euro di spesa pubblica del periodo 2014-2020 ai circa 2,6 miliardi di euro per il periodo 2021-2027. Saranno finanziate, tra le altre, le misure che riguardano l’insediamento dei giovani in agricoltura, gli investimenti nelle aziende agricole ed, ancora, misure specifiche per agriturismo e strade interpoderali. Nel frattempo, malgrado il blocco economico dettato dalla pandemia prima, e dal conflitto bellico in corso in Ucraina poi, arriva il plauso della Commissione Europea per le performance di spesa della Regione Siciliana sui fondi comunitari. I fondi in questione sono quelli del PSR Sicilia, Piano per lo Sviluppo Rurale. Fino ad oggi è stato impegnato il 90 per cento dei 2,9 miliardi di euro disponibili e sono stati già spesi 1,6 miliardi. Entro fine anno vanno invece certificati altri 163 milioni di euro. «I dati sulle singole misure di aiuto – commenta l'assessore regionale Toni Scilla, confermano la performance di avanzamento, pertanto siamo compiaciuti per l’andamento della spesa e della programmazione, che è perfettamente in linea con i nostri obiettivi. Nei prossimi giorni, conclude Scilla, saranno emanate le direttive per rimodulare i progetti e adeguarli all’aumento dei costi.