dovranno comunicare alla segreteria generale del comune di Sciacca i nomi degli altri assessori designati per completare le rispettive squadre indicate il giorno della presentazione delle liste. In quella circostanza Messina designò 5 assessori: Filippo Bellanca, Pasquale Bentivegna, Michele Ferrara, Carmela Santangelo e Caterina Santangelo. Ne mancano 2 per chiudere il cerchio. A Termine, invece, ne mancano 3. Il 18 maggio scorso infatti aveva designato 4 componenti della sua eventuale giunta: Gianluca Fisco, Salvino Patti, Angelo Serra e Agnese Sinagra. Un passaggio sicuramente importante, quello di domani, ma che potrebbe essere soltanto formale e piuttosto suscettibile di modifiche. Sì perché entro questa domenica i candidati a sindaco dovranno comunicare alla segreteria generale anche (se non soprattutto) eventuali apparentamenti in vista del ballottaggio del 26 giugno con le liste dell'unico candidato sconfitto al primo turno. È evidente che eventuali accordi potrebbero preludere al riconoscimento della celebre "visibilità politica" ai nuovi arrivati.
E sono ore frenetiche quelle attuali, dove è ripresa la campagna elettorale dopo il durissimo botta e risposta Messina-Termine improntato, essenzialmente, sull'esito al cardiopalma della tornata di domenica scorsa, tra contestazioni nelle sezioni, verbali e soglie percentuali più o meno decisive ricalcolate al culmine di una due giorni intensissima di lavori della commissione elettorale centrale, quella presieduta dal magistrato Dino Toscano e che ha ribaltato il primo dato ufficiale comunicato dall'ufficio elettorale, quello che aveva indicato la vittoria di Ignazio Messina al primo turno. Assodato che la partita continua, cominciano a serpeggiare le prime indiscrezioni sulle possibili nuove configurazioni delle due compagini.
Comprimario di lusso del secondo turno elettorale, accanto ai 2 sfidanti, dovrebbe essere il partito di Fratelli d'Italia, l'azionista di maggioranza del progetto che ha fatto capo alla candidatura a primo cittadino di Matteo Mangiacavallo, non premiata dagli elettori. Sarebbero in corso contatti piuttosto intensi al fine di provare a raggiungere un possibile accordo, da una parte e dall'altra. Al momento le aspirazioni che sembrano convergere più di altre sono quelle del partito di Giorgia Meloni da una parte, e di Ignazio Messina dall'altra. Il tutto con gli occhi puntati sulla possibilità che la nuova coalizione (che sarebbe indicata agli elettori anche all'interno della stessa scheda elettorale) superi la soglia del 50%. Questione questa piuttosto significativa in ambito premio di maggioranza per la composizione del nuovo consiglio comunale.
Un obiettivo, quello di oltrepassare il 50% un po' più complicato per Fabio Termine, la cui coalizione, per centrarlo, avrebbe bisogno di apparentarsi con tutta lo schieramento che al primo turno ha sostenuto Matteo Mangiacavallo. Al momento nella trattativa con il partito di Giorgia Meloni è sicuramente in vantaggio Ignazio Messina. Sarebbe il terzo apparentamento nelle sue 4 candidature a sindaco. Uno di questi, nel 2004, vide protagonisti Messina e Giuseppe Marinello. Che sarebbero rimasti in quelli che si possono definire "buoni rapporti".
Ma anche dalle parti della coalizione che fa capo a Fabio Termine si sta cercando di sondare il terreno di un possibile accordo, soprattutto con la lista Mangiacavallo, non escludendo un'ipotesi del genere anche con Fratelli d'Italia. Sembra comunque nelle cose che un accordo con i meloniani comprenderebbe anche la lista ex Mpa (ovvero quella con i contrassegni di Popolari e Autonomisti e Sciacca al Centro). Entro domani queste trattative potrebbero non essersi ancora concluse, ma non è detto. D'altronde c'è tempo fino a domenica. Un negoziato di tale genere richiede probabilmente un po' più di tempo, quindi le squadre assessoriali che si ufficializzeranno domani potrebbero non essere quelle definitive. Prima di raggiungere un'intesa i leader sono sempre chiamati a smussare gli angoli al proprio interno, visto che ci sarebbero resistenze reciproche tra i propri fedelissimi tra i possibili futuri alleati di un apparentamento, nelle varie ipotesi configurabili. Mancano davvero poche ore per capire cosa accadrà.