Come il nostro Telegiornale ha anticipato già nell'edizione delle 14 di ieri, l'intesa tra Fratelli d'Italia e Ignazio Messina sembra ormai definita. Siamo ai dettagli, come si dice in questi casi. Ci sarebbe qualche resistenza nel partito di Giorgia Meloni, che non sembra insuperabile. Dalle parti di Messina, invece, sembra esserci piena convinzione della necessità di operare questo passaggio politico. Già oggi, con le designazioni residue degli assessori da parte dei candidati, potrebbe essere confermata l'intesa che, eventualmente, dovrà essere sancita nella segreteria generale del comune di Sciacca entro domani. L'intesa interesserebbe anche Popolari e Autonomisti e Sciacca al Centro, ma solo politicamente, e non tecnicamente. Perché per questa lista non cambierebbe nulla in termini di seggi consiliari. Sembra improbabile che la lista Mangiacavallo possa seguire questa stessa strada. A questo proposito, circola l'indiscrezione che il deputato all'Ars possa essere tra gli assessori designati da parte di Fabio Termine. Ipotesi che avrebbe essenzialmente un valore politico, perché l'accordo Messina-Fratelli d'Italia blinderebbe il cosiddetto "premio di maggioranza".
Il possibile apparentamento tra Fratelli d'Italia e la coalizione di Ignazio Messina suscita interrogativi anche rispetto alla composizione del prossimo consiglio comunale. Questo scenario infatti permetterebbe alla nuova coalizione di superare la soglia del 50% utile ad acquisire il "premio di maggioranza". Ne discende che con un apparentamento tecnico, in caso di vittoria di Ignazio Messina contro Fabio Termine la coalizione conquisterebbe 15 seggi su 24: quattro per la lista Messina (Bivona, Brucculeri, Catanzaro e La Barbera), 3 per la lista di Fratelli d'Italia (Bono, Cognata e Venezia), 3 per la lista Onda (Santangelo, Grassadonio e Indelicato), 2 per Insieme per Sciacca (Bentivegna e Venezia), 2 per Sciacca Venti/Ventidue (Bellanca e Mandracchia) e 1 per Sciacca Terme Rinasce (Maniscalco). Alla coalizione di Termine andrebbero 6 consiglieri (più il seggio del candidato sindaco eventualmente sconfitto): due a Mizzica (Campione e Modica), 2 al Pd (Gulotta e Certa), 1 alla lista Next-Movimento 5 Stelle (Curreri), 1 alla lista Ferdinandea (Ambrogio). Gli ultimi 2 posti disponibili andrebbero rispettivamente alla lista Mangiacavallo (Blò) e Popolari e Autonomisti-Sciacca al Centro (Maglienti).
In caso di vittoria di Termine, i seggi a disposizione della coalizione di Ignazio Messina rimarrebbero comunque più di quelli dell'eventuale vincitore. Non più 15 ma 13, con il cedimento di un seggio ciascuno da parte della lista Onda (rimarrebbe fuori Indelicato) e della lista Fratelli d'Italia (rimarrebbe fuori Venezia). I due seggi in questione andrebbero rispettivamente a Next (con l'ingresso di Salvino Patti) e a Ferdinandea (entrerebbe Leonte).