alla collaborazione per cercare di prevenire un fenomeno che preoccupa sempre di più, soprattutto durante la bella stagione: una movida che spesso sfocia in pericolo e degrado. La federazione dei pubblici esercizi chiede più controlli sulla vendita di alcolici ai minorenni. “In riferimento ai minorenni, quella che è la sensibilizzazione deve partire anche dai bar, dai locali e dai supermercati - dice il presidente provinciale Fipe, Gabriella Cucchiara- che hanno divieti specifici sulla vendita di alcolici. Devono essere responsabili su cosa vendono e soprattutto a chi vendono. Giovani, famiglie, commercianti e istituzioni pubbliche. Un impegno corale per rendere le città più sicure e al contempo quanto più accoglienti, nell’assoluto interesse delle comunità e degli ospiti, soprattutto nella fascia più giovane. La respoonsabile della federazione dei pubblici esercizi ricorda che la vendita di alcolici ai minorenni in Italia è vietata e costituisce reato e che in base a quanto stabilito dalla legge non è il minore che compra una bevanda alcolica ad essere punito, ma la persona che gliela vende . Come rappresentante provinciale dei pubblici esercizi aderenti a Confcommercio Gabriella Cucchiara ha rappresentato l'urgente esigenza di una serie di interventi e di un rafforzamento dei controlli sul territorio agrigentino.
Fin qui la nota di Confcommercio. Adesso, come ogni anno, si attendono le singole ordinanze sindacali per disciplinare orari di apertura e chiusura e ogni altra iniziativa possa garantire un’estate sicura. Il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè lo ha già fatto. Ha diramato l’ordinanza che rimarrà in vigore da oggi e fino al 30 settembre con la quale vengono stabiliti gli orari di vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, oltre agli orari di chiusura delle attività commerciali nel centro città e nelle località balneari