Nel progetto civico di Ignazio Messina arriva dunque il primo simbolo di partito.
Fratelli d'Italia infatti ha concluso formalmente l'intesa con la coalizione che sostiene la candidatura a sindaco del segretario nazionale di Italia dei Valori. Ci sarà anche il contrassegno del partito della Meloni (accanto ai simboli di Messina che c'erano già) nella scheda elettorale che domenica prossima verrà consegnata agli elettori all'interno delle 42 sezioni. L'apparentamento ovviamente è politico, ma è anche (se non soprattutto) tecnico, perché permette alla nuova coalizione di sfiorare il 54% dei voti di lista del primo turno, bloccando in tal modo il premio di maggioranza. Significa, in soldoni, che se anche al ballottaggio dovesse vincere Fabio Termine, costui non avrebbe comunque oltre la metà dei consiglieri a sostenerlo. Ne scaturirebbe una specie di "coabitazione", per dirla alla francese. Il gruppo Messina ha chiuso l'accordo con il partito di Giuseppe Marinello superando qualche resistenza all'interno dei meloniani. Pare che Gaetano Cognata e Silvio Caracappa non fossero convinti di andare in quella direzione. Ma alla fine è prevalsa la linea messiniana. Accordo sancito anche con Roberto Di Mauro. Ma con i Popolari e Autonomisti (che si sono presentati in un contrassegno che comprendeva anche Sciacca al Centro) non ci sarà un apparentamento, ma un riconoscimento politico. Rivelatore in tal senso è il nome di Lorenzo Maglienti, indicato al primo turno assessore da Matteo Mangiacavallo che adesso è stato designato da Ignazio Messina. Il secondo assessore, che completa la squadra, risponde al nome di Giuseppe Milioti. La squadra assessoriale al completo con Ignazio Messina sindaco si compone dunque di Filippo Bellanca, Pasquale Bentivegna, Michele Ferrara, Lorenzo Maglienti, Giuseppe Milioti, Carmela Santangelo e Caterina Santangelo. L'intesa, stando ad indiscrezioni, comprenderebbe anche un impegno a concedere a Fratelli d'Italia anche la presidenza del consiglio comunale. Chiaramente il nome più accreditato non può che essere quello di Calogero Bono.
Ha utilizzato quasi tutto il tempo a disposizione per depositare nella segreteria generale del comune i nomi dei nuovi assessori designati Fabio Termine. Si era ipotizzato stamattina un possibile accordo (che sarebbe stato più di significato politico-generazionale che non tecnico) con Matteo Mangiacavallo. Il nome del candidato a sindaco sconfitto al primo turno è circolato per una sua possibile nomina come vice sindaco. Non se n'è fatto più niente. E allora dopo i nomi di Gianluca Fisco, Angelo Serra, Salvino Patti e Agnese Sinagra che erano stati designati al primo turno oggi alle 14 sono stati depositati i nomi di Francesco Dimino, Valeria Gulotta e Salvatore Mannino. Il nome di quest'ultimo era stato fatto dal Pd come possibile candidato alla carica di sindaco quando le prospettive delle trattative con Fabio Termine erano ancora incerte. Per quanto riguarda infine la lista Popolari e Autonomisti-Mpa, Fabrizio Di Paola in persona ha confermato al nostro Telegiornale di avere sciolto l'intesa con l'onorevole Di Mauro, non condividendo, evidentemente (al di là degli aspetti numerici ma essenzialmente sotto il profilo politico) la decisione degli ex Mpa di sostenere la candidatura a sindaco di Ignazio Messina. Sembra nelle cose che l'orientamento dell'ex sindaco sarà quello di sostenere al ballottaggio Fabio Termine. La formalizzazione delle designazioni assessoriali precede quella degli apparentamenti, con le dichiarazioni che dovranno essere depositate sempre domani, domenica, entro le 14.