Stando ai numeri che giungono dagli ospedali della Sicilia, il virus sta galoppando e in più molti sanitari, tra medici, infermieri e personale, si stanno contagiando. E’ quanto evidenzia oggi il vice presidente della commissione sanità dell'Ars Carmelo Pullara che torna a puntare il dito contro la riduzione delle ore di lavoro dei sanitari covid decisa dal governo regionale. I contratti devono essere rinnovati, a cominciare da quelli del personale Usca che scadono il 30 giugno, dichiara Pullara. Le varianti e l'assenza di restrizioni stanno provocando un'ulteriore crescita dei contagi, e non era certo una situazione difficile da intuire. Sorprende invece, per Pullara, che si proceda con la riduzione oraria del personale covid e con i licenziamenti. A tutto ciò, prosegue la nota del deputato agrigentino, si aggiunge la decisione di chiudere o di ridimensionare gli hub vaccinali, segno evidente di come questi due anni di pandemia non abbiano insegnato nulla. A due anni dall’inizio dell'emergenza, quando teoricamente avremmo dovuto conoscere bene l’andamento del virus ed imparare a gestirlo, siamo invece costretti a fronteggiare, ancora una volta con difficoltà, questa ulteriore ondata peccando di presunzione e incapaci di programmare per evitare il peggio. Ciò vuol dire che tutti gli sforzi e i sacrifici fatti fino ad ora dal personale sanitario e non, che ha operato in regime di pandemia, non è servito a nulla. Ritengo, conclude Pullara, che l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza debba immediatamente dare indicazione a tutte le Asp di ripristinare l’orario del personale sanitario e non occupato per l’emergenza covid, e valutare ulteriori opportunità di proroga degli stessi contratti con particolare attenzione a quelli delle Usca che hanno scadenza imminente.