riscontrate dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un'inchiesta volta al contrasto delle indebite esenzioni connesse ai cosiddetti "ticket sanitari", con particolare riferimento alle prestazioni erogate a cittadini residenti nelle località di Castelvetrano, Partanna e Santa Ninfa, apparentemente in possesso di limitate capacità reddituali. Le Famme Gialle, insospettite dall’elevato numero delle esenzioni chieste soprattutto nel 2013, dopo aver acquisito dall'ASP di Trapani l’elenco degli assistiti, hanno condotto una accurata analisi di rischio attraverso controlli incrociati possibili anche grazie alle numerose banche dati in dotazione alla stessa Guardia di Finanza. Incrocio di dati che ha permesso, stando a quanto denunciato dalla Finanza, di rilevare che i redditi effettivamente percepiti da molti beneficiari superavano di gran lunga le soglie stabilite dalla legge per ottenere l’esenzione. L’attenta elaborazione delle informazioni ha consentito così di indirizzare l’attività verso i casi di maggior rilievo economico. E così sono stati sanzionati diversi cittadini con redditi o patrimoni effettivi particolarmente elevati che, in alcuni casi, superavano addirittura del 400% l’importo della soglia necessaria ad ottenere l'esenzione. Emblematici i casi di un’infermiera che mentre dichiarava all'Asp redditi al di sotto della soglia di povertà per farsi dare l'esenzione, aveva la capacità economica di acquistare un’abitazione su tre piani con attico. E ancora: tra gli altri casi riscontrati quello di una coppia di coniugi, ex dipendenti pubblici, con pensioni per complessivi 50.000 euro annui e investimenti finanziari oltreoceano, che hanno comunque beneficiato dell’esenzione dedicata alle persone che versano in effettivo stato di bisogno. L'attività di controllo nei confronti dei soggetti destinatari delle agevolazioni mira, da un lato, a salvaguardare gli interessi finanziari degli Enti erogatori e, dall'altro, a perseguire obiettivi di "equità sociale", a tutela della corretta redistribuzione delle risorse pubbliche nei confronti di chi ne abbia effettivamente bisogno e reprimendo le condotte di indebita richiesta e/o percezione di sussidi e agevolazioni. È di tutta evidenza, infatti, che questi beneficiari furbetti di fatto toglievano il diritto a chi invece avrebbe avuto la necessità di avere l'esenzione. Con la conseguenza che lo Stato, ossia tutti noi contribuenti, ci siamo sobbarcati le spese di chi era in condizione di pagare le prestazioni sanitarie o le medicine.
Ha destato commozione a Castelvetrano la morte del sessantacinquenne Giovanni Giardina, insegnante da poco in pensione. L'uomo è stato colto da malore poco dopo essere rientrato in casa. Stando alle prime ricostruzioni, si era imbattuto in due ladri che sarebbero entrati nella sua abitazione mettendola a soqquadro. È, tuttavia, questa, una versione dei fatti che gli investigatori non hanno ancora confermato. Massimo riserbo sulle indagini.
Antonino Messina, 62 anni, di Castelvetrano, è morto ieri mentre si trovava in campagna, in località Belice Mare. La vittima era riversa vicino al trattore ribaltato, ed è stata notata da un vicino che ha chiamato i soccorsi. Tuttora ignota la dinamica dell'incidente.