di raddoppiare il costo del beneficio irriguo e di aumentare di 8 centesimi quello dell'acqua. Il parlamentare regionale del Pd Michele Catanzaro parla di provvedimento inaccettabile, scellerato e assurdo, soprattutto in un momento così difficile, con le imprese che sono già in grave crisi. Il deputato saccense ha annunciato un incontro con governo regionale, ricordando che i consorzi di bonifica stanno fornendo servizi insufficienti, con le reti che hanno bisogno di un ammodernamento, visto che ci sono perdite idriche che fanno disperdere acqua. E' assurdo - conclude Catanzaro - che i costi ricadano sui nostri agricoltori”.
Intanto Cgil, Cisl ed Uil, in una nota congiunta firmata da Franco Colletti, Maria Elena Bartolotta e Leonardo Mulè, hanno promosso un sit-in di protesta davanti la prefettura di Agrigento per martedì 28 giugno dei lavoratori del consorzio. Obiettivo: rappresentare le grave situazione economica che stanno affrontando i dipendenti sia a tempo indeterminato che a tempo determinato a causa del mancato pagamento di diverse mensilità. Ma sul tappeto ci sono anche problemi strutturali, dalla mancata riqualificazione di tutto il personale alla necessità di un turnover e alle situazioni di criticità nei singoli consorzi mandatari. Rimane da risolvere l'emergenza relativa alla necessità di una vera riforma dei consorzi che metta fine ai disservizi e alla mancanza di risorse per il loro funzionamento e al pagamento
degli stipendi dei lavoratori. Le forze sociali denunciano quelle che definiscono "troppe lacune che riguardano le reti di distribuzione, la scarsa manutenzione negli invasi, il
mancato introito dei canoni dei consorziati. Tutto questo - aggiungono - fanno in modo che che i Consorzi di Bonifica non riescano a fornire quel servizio che fa la differenza tra una agricoltura competitiva anche riguardo alla qualità dei prodotti in Sicilia".
Rilanciano, infine, Cgil, Cisl ed Uil, il tema dei 31 progetti bocciati dal PNRR la cui concretizzazione avrebbe potuto dare vita ad una stagione di cambiamento per l’agricoltura siciliana e soprattutto per una buona occupazione, finanziando tutte quelle opere infrastrutturali proprie di un consorzio di bonifica, a servizio dell’agricoltura ma anche di salvaguardia del territorio. Attorno alla questione ci sono i timori della propaganda politica. Il presidente di Copagri Nino Indelicato denuncia apertamente quello che considera lo scenario più accreditato: l'annuncio di un aumento delle tariffe e poi un passo indietro del governo della Regione a cui, come in una finzione teatrale, bisognerebbe poi eventualmente rivolgere perfino dei ringraziamenti. "Non siamo piu' disponibili a farci ingannare", conclude Indelicato.