e anche gestionali posto che a distanza di settimane dalla designazione non si è ancora inseditato il direttore generale di Aica, Domenico Armenio. Riguardo a questa ultima vicenda, la novità delle ultime ore è rappresentata dalla decisione di affidare all’ingegnere saccense Francesco Fiorino il compito di svolgere il ruolo di direttore generale, con l’attribuzione anche della legale rappresentanza di Aica. Un incarico a tempo, in attesa che l’ingegnere Armenio risolva la questione legata al ruolo di dirigente regionale e riesca ad insediarsi alla guida di Aica.
E’ un momento particolarmente delicato quello in cui si trova ad operare l’azienda che da meno di un anno, dall’agosto del 2021 per l’esattezza, gestisce il servizio idrico in provincia di Agrigento, tra problemi economici e gestionali.
In tale contesto, peraltro, si inserisce la notizia di un un sit in del personale annunciato per domani, per le prime due ore lavorative, ma che potrebbe avere ripercussioni sulla regolarità del servizio idrico. Dipendente fortemente preoccupati per il fututo della società consortile e il loro lavoro.
Proprio negli ultimi giorni l’Azienda Idrica Comuni agrigentini ha annunciato la volontà di chiudere il contratto di affitto e continuare in autonomia la gestione pubblica del servizio idrico ad Agrigento.
“Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente Castaldi, ha deliberato di manifestare alla Curatela Fallimentare l’interesse di AICA ad acquistare per intero il ramo di azienda riconducibile al precedente gestore Girgenti Acque ed alla società Hydortecne, chiedendo alla Curatela stessa di formulare al riguardo una propria offerta, seppure non vincolante per AICA.
“Si tratta di una manifestazione di disponibilità”, ha spiegato il Presidente Castaldi, “che se accolta consentirebbe di chiudere con soddisfazione di tutti, una vicenda estremamente complessa, anche per i risvolti legati alla gestione del personale e per i condizionamenti alla gestione finanziaria della società. Inoltre, verrebbe così accolto l’invito dell’Assemblea dei Soci di chiudere il contratto di affitto.
Le norme di settore consentirebbero ad AICA, in qualità di gestore subentrante, di decidere quali beni funzionali al servizio idrico Integrato sia economicamente più vantaggioso accettare dalla precedente gestione.
Tuttavia il Consiglio ha deciso di manifestare l’interesse ad acquistare per intero il ramo di azienda, costituito dal personale, dai beni materiali ed immateriali e da altri beni funzionali al Servizio idrico seppure nelle condizioni di vetustà ed utilizzabilità in cui si trovano, e ciò per accelerare i tempi di uscita da un contratto di affitto che è fonte di oneri, di incertezze e di vincoli gestionali per AICA. Intanto il contratto di affitto scade tra poco più di un mese, il 31 luglio.