da parte di Fabio Termine. Ufficialmente si apprende che all'interno della coalizione che ha portato alla vittoria elettorale del nuovo sindaco sono in corso interlocuzioni, e che in queste ore l'amministrazione sta cercando di fare il punto su alcune emergenze, a cui evidentemente è stata assegnata priorità. Una di queste è l'intervento di scerbatura urgente che il sindaco ha chiesto di effettuare agli uffici competenti e che ha riguardato le zone di via Allende, via Dante, via Avellino e che proseguirà nella giornata di domani, arrivando a comprendere il percorso della processione in onore di San Pietro programmata per sabato 2 luglio. Martedì scorso a margine del passaggio delle consegne Termine aveva annunciato che entro oggi avrebbe conferito gli incarichi specifici agli assessori da lui designati in campagna elettorale, ovverosia Francesco Dimino, Gianluca Fisco, Valeria Gulotta, Salvatore Mannino, Salvino Patti, Angelo Serra ed Agnese Sinagra. Pare che ci siano alcune questioni da limare e da risolvere, tra cui la delega (delicatissima) al Bilancio e quella allo Spettacolo (quest'ultima potrebbe essere detenuta ad interim dal sindaco in persona). Indiscrezioni riferiscono che per sopraggiunti motivi di lavoro qualcuno degli assessori già designati potrebbe essere costretto a rinunciare. Ormai la questione deleghe assessoriali è in fase di approdo finale, e dunque eventuali conferme o smentite arriveranno a breve termine.
Continuano invece le trattative all'interno della coalizione che ha sostenuto Ignazio Messina e che si è aggiudicata la maggioranza in consiglio comunale. Trattative finalizzate all'individuazione del nuovo presidente di sala Falcone Borsellino. È sempre più accreditata l'ipotesi che lo scranno più importante dell'assise possa andare allo stesso Messina. Il quale non avrebbe fatto mistero di ambire a quel ruolo. Fatto, questo, di fronte al quale i 15 consiglieri comunali che fanno parte del suo schieramento (compresi i 2 di Fratelli d'Italia e Lorenzo Maglienti, che si sono apparentati anche se con modalità diverse tra il primo e il secondo turno) non potrebbero fare altro che adeguarsi. È evidente che qualcuno lo farebbe a denti stretti. Anche perché c'è il timore che chi assumerà il compito di vice presidente, pur senza indennità (se non il semplice gettone di presenza riconosciuto a tutti i consiglieri comunali) sarebbe chiamato ad esercitare un ruolo che Messina, non vivendo stabilmente a Sciacca, potrebbe gestire con qualche difficoltà. In ogni caso, non solo quella della presidenza, ma anche quella della vice presidenza ha un valore politico non di poco conto. Nell'ambito di una prospettiva futura incerta. Almeno in questo momento, dando peraltro per scontato il ricorso al Tar contro il risultato del primo turno, i numeri in aula potrebbero costringere l'amministrazione Termine, e per un bel po' di tempo, a negoziare con la maggioranza numerica l'approvazione dei singoli punti all'ordine del giorno.