il confronto tra verbale e tabelle di scrutinio per la lista Onda, non stanno certamente passando inosservate. Certamente non ai candidati al consiglio comunale che non sono risultati eletti e che, legittimante, invocano chiarezza e certezza del risultato. E se nella tarda mattinata di ieri si è appreso che 4 candidati della lista Onda (tra di loro anche l'eletto Grassadonio) hanno chiesto il riconteggio di tutte le schede di quella sezione, in uno con l'eventuale annullamento dei risultati elettorali, oggi è toccato alla lista Sciacca Terme Rinasce. È firmato da Isidoro Maniscalco (consigliere eletto) e Michele Ferrara il comunicato odierno in cui il gruppo politico annuncia di avere contestato i risultati elettorali rilevati nella sezione 5. Risultati da loro considerati incompatibili con la realtà, posto che - osservano testualmente - "il totale dei voti di preferenza dei candidati non può mai essere superiore al doppio dei voti totali della relativa lista, situazione che - stando a quanto riferiscono Maniscalco e Ferrara - è stata rilevata per ben 3 volte".
Rivelano ancora, i due capilista di Sciacca Terme Rinasce, che la presidente della sezione 5 Marcella Zanetti, chiamata dal magistrato presidente della commissione elettorale centrale in audizione per fornire chiarimenti, avrebbe dichiarato nella sostanza che lo scrutatore non avrebbe indicato il voto di lista nella relativa tabella di riscontro. Rimane poco chiaro, per Maniscalco e Ferrara, se anche il secondo scrutatore addetto alla segnatura abbia commesso o meno lo stesso errore. Sarebbe inoltre impossibile, infine, per Sciacca Terme Rinasce, che nella sezione numero 5, dei 445 votanti nessuno abbia indicato un voto disgiunto. Ritengono dunque, gli autori della contestazione, che a questo punto vada verificato questo aspetto del problema, non escludendo un ribaltamento del risultato finale e, dunque, evidentemente, la vanificazione del ballottaggio (compreso l'apparentamento con Fratelli d'Italia), posto che ritengono che Messina possa avere superato il 40% e, dunque, avere vinto al primo turno. Lo stesso scenario è stato rappresentato ieri anche da Indelicato, Grassadonio, Di Natale e Buondonno della lista Onda. Il motivo per cui oggi sia la lista Sciacca Terme Rinasce a porre lo stesso problema rileva, evidentemente, dal punto di vista della possibilità che a quest'ultima lista (in caso di vittoria di Messina al primo turno) sarebbero andati 2 seggi, e quindi Ferrara (che comunque era stato designato assessore) sarebbe stato eletto consigliere. Nella lista Onda sarebbe stato eletto anche Nicola Indelicato.
Quello che sta venendo fuori è una specie di "Effetto Trump", fatte ovviamente le dovute proporzioni, riferito a quando il presidente statunitense contestò la vittoria di Joe Biden, continuando anche recentemente a ribadire che in realtà le elezioni le ha vinte lui. Intendiamoci: è chiaro e legittimo che un candidato invochi chiarezza e certezza, perché se ci fosse stato qualche errore decisivo il danno cagionato alla propria causa meriterebbe di essere riparato. E probabilmente di ricorsi al Tar potrebbero essercene più di uno, dando per scontato (in attesa della proclamazione definitiva degli eletti al consiglio) quello che Ignazio Messina ha annunciato sin da subito. Per i pronunciamenti serviranno comunque diversi mesi. Nel frattempo la città sarà regolarmente amministrata da Fabio Termine e dalla sua giunta. Ma per i suoi avversari a questo punto quella del centro sinistra sarebbe una vittoria da considerare sub-judice. Vedremo.