attanaglia la Sicilia. Questa l'iniziativa dell'assessore regionale all'energia Daniela Baglieri e del direttore del dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti Calogero Foti. Il primo vertice si è già tenuto nella giornata di ieri presso il ministero della Transizione Ecologica. La questione rifiuti, per la Regione Siciliana, è una vera e propria polveriera. Da Palazzo d'Orleans, fanno sapere che le discariche siciliane sono quasi sature e, per esempio, quella di Sciacca è, invece, chiusa già da circa due anni. A quanto pare, c'è spazio fino a non oltre il prossimo novembre.
Dopodiché, la Regione sta pensando ad un maxi piano per spedire, ogni due settimane, almeno 15 mila tonnellate di immondizia siciliana, all'estero, in siti ancora da individuare. Questo, ovviamente, comporterebbe dei costi enormi, con conseguenti ed ulteriori aumenti nel costo della TARI a cui i Comuni sarebbero, giocoforza, costretti. Attraverso il vertice a Roma si stanno cercando delle soluzioni per il tramite del governo nazionale. Al primo tavolo tecnico hanno preso parte l’assessore Baglieri, il capo dipartimento della Transizione ecologica Laura D’Aprile, il dirigente del ministero dello Sviluppo Economico Silvia Grandi, il capo di gabinetto vicario della presidenza della Regione Eugenio Ceglia e Federico Lasco, dirigente generale del dipartimento Programmazione.
"L’emergenza nazionale in atto, anche sulla nostra Isola, sta causando notevoli disagi sui territori e alla popolazione sia dal punto di vista igienico-sanitario che ambientale” ha affermato l’assessore regionale Daniela Baglieri. Prossimo appuntamento del tavolo di crisi romano il 12 luglio.