consentirà al Consorzio di bonifica “Agrigento 3” di ottenere le risorse necessarie per riequilibrare i propri conti ed evitare di dare seguito agli aumenti previsti in una recente deliberazione.
Lo ha dichiarato il parlamentare regionale Michele Catanzaro al termine dell'incontro avuto ieri a Palermo con l'Assessore regionale alle Politiche Agricole Toni Scilla, al quale hanno partecipato anche una delegazione di Copagri (Confederazione Produttori Agricoli) guidata dal responsabile provinciale Nino Indelicato e il consigliere del Partito Democratico di Naro Calogero Licata, Presidente della commissione comunale agricoltura.
“Abbiamo mantenuto fede all'impegno con gli imprenditori agricoli agrigentini che avevano sollecitato un urgente intervento – aggiunge Catanzaro – c'era stata una protesta forte e assolutamente legittima dopo il corposo aumento delle tariffe irrigue che appariva in netto contrasto con la complessa fase storica vissuta, caratterizzata dagli aumenti del costo del gasolio. Un ulteriore incremento delle tariffe avrebbe letteralmente messo in ginocchio l'intero comparto. Il deputato saccense ha evidenziato la disponibilità dell'assessore Toni Scilla che ha prontamente accolto le istanze provenienti dal mondo agricolo, con un atteggiamento che ha permesso di individuare una soluzione che mantiene immutati i costi del beneficio irriguo e dell'acqua per l'anno 2022. Il confronto con l’esponente del governo regionale ha consentito di risolvere una vertenza che ha generato forti proteste.
Il Consorzio di Bonifica Agrigento 3 aveva deliberato nello scorso mese di aprile l’aumento del costo dell’acqua da 21 a 28 centesimi e quello della bonifica, ossia dei benefici irrigui, da 75 a 150 euro ad ettaro. Aumenti ritenuti insopportabili dai produttori agricoli già alla prese con il caro gasolio e gli aumentati costi di produzione.
Per la stagione irrigua 2022, dunque, il costo dell’acqua per uso irriguo non subirà l’incremento paventato. Il governo Musumeci porterà in aula una variazione al bilancio che stanzia complessivamente 22 milioni di euro per i Consorzi di Bonifica dell’isola, per far fronte alla situazione economica in cui versano. Fondi che, non solo eviteranno l’aumento dei costi di irrigazione, ma consentiranno anche di pagare gli stipendi ai dipendenti che nelle scorse settimane avevano protestato, con un sit-in tenuto davanti alla sede della Prefettura di Agrigento.