che già nei giorni scorsi, incontrando il parlamentare saccense Michele Catanzaro e il responsabile della Copagri Nino Indelicato, aveva evidenziato come i problemi economici dei Consorzi di Bonifica, con conseguenti delibere di aumento del costo dell’acqua, sarebbero stati risolti con una variazione al bilancio della Regione.
«In Finanziaria c’erano già le somme appostate e, per una esigenza tecnico contabile rispetto all’accordo Stato-Regioni, bisognava aspettare che lo Stato liberasse le somme - chiarisce l’assessore regionale all’agricoltura Scilla. Questo passaggio è già avvenuto, aggiunge, e nei prossimi giorni ci sarà la variazione di Bilancio che dovrà essere approvata dall’Assemblea regionale. A quel punto i Consorzi di bonifica disporranno delle risorse necessarie, ossia 22 milioni di euro. Di questi 4 milioni e mezzo andranno al Consorzio di Bonifica Agrigento 3. Fondi che eviteranno, dunque, sia l’aumento del costo dell’acqua per uso irriguo sia quello della bonifica. Gli importi rimarranno uguali al 2021. Certamente c’è da attendere l’approvazione da parte dell’ARS delle variazioni di bilancio. L’intervento dell’assessore Toni Scilla si è reso necessario a fronte delle proteste che continuano. Ieri pomeriggio a scendere in piazza sono stati gli agricoltori del comprensorio di Castelvetrano, non solo per la vicenda delle tariffe irrigue, ma anche gli insostenibili costi di lavorazione e produzione dei terreni senza che vi sia come corrispettivo un aumento del prezzo dei prodotti agricoli. A sostenere le loro ragioni c’erano i sindaci di Castelvetrano Enzo Alfano, di Campobello Giuseppe Castiglione e di Partanna Nicola Catania.
Intanto i sindaci di Sciacca, Ribera, Calamonaci, Lucca Sicula, Villafranca, Burgio, Cattolica Eraclea e Montallegro andranno lunedì mattina a Palermo ad incontrare l’assessore Scilla. Lo hanno deciso nel corso della riunione che si è svolta giovedì a Ribera e nonostante le rassicurazioni date dall’esponente del governo regionale. All’assessore all’agricoltura i sindaci del comprensorio presenteranno un documento contenente le principali richieste per far sopravvivere le aziende agricole del territorio.
Al centro della discussione l’annosa questione della vetustà degli impianti irrigui e la gestione da parte del Consorzio di Bonifica Agrigento 3.