e alle risorse economiche per l’assistenza ospedaliera privata per il biennio 2022-2023. Il documento, firmato dall’assessore Ruggero Razza e dai rappresentanti delle associazioni dell’ospedalità privata oltre a fissare i budget che l’ente distribuisce alle aziende convenzionate, prevede una quota aggiuntiva di 7 milioni di euro al fine di abbattere la problematica delle lunghe liste d’attesa. Inoltre il governo regionale stanzierà 25 milioni in più per le prestazioni di alta complessità erogate dal sistema delle case di cura private. Una misura pensata, ha dichiarato l’assessore Razza, anche per evitare che i cittadini siciliani siano costretti a viaggiare fuori regione per ricevere assistenza di alto livello. Insomma, si va sempre più nella direzione delle cure private, mentre la sanità pubblica è sempre più in difficoltà. Se il privato riesce ad erogare prestazioni di alta complessità, aggiuntive a quelle già previste, sarà coperto da un ulteriore budget. In questi anni, ha dichiarato ancora Ruggero Razza, siamo riusciti a ridurre il numero dei siciliani che, per curarsi, erano costretti a spostarsi in altre regioni. Intanto, i segretari regionale e provinciale di Confintesa Sanità, in un documento, hanno evidenziato come ancora gli Istituti Maugeri, presenti negli ospedali di Sciacca e Ribera, aspettino ancora il rinnovo della convenzione con l’assessorato regionale alla salute.
A rischio, hanno scritto Domenico Amato e Marco Cavallaro, ci sono posti di lavoro, ma anche il diritto alla salute della vasta utenza che fa riferimento alla Maugeri di Sciacca e Ribera.
Sempre in tema di sanità, con particolare riferimento alla escalation di contagi covid che si sta registrando ormai da settimane, l’assessorato alla sanità ha inviato ai direttori generali delle ASP e delle Aziende Ospedaliere Siciliane il piano dei rimodulazione degli ospedali. La richiesta è quella di prevedere un ampliamento dei posti letto, sia in degenza ordinaria, sia in terapia intensiva, soprattutto nelle strutture ospedaliere dedicate al covid. La Sicilia si prepara però contestualmente a passare al sistema di assistenza ospedaliera misto. Significa che in ogni ospedale devono essere definiti percorsi assistenziali interni ai reparti specialistici di degenza, che prevedono l’isolamento dei pazienti asintomatici o paucisintomatici, rispettando tutte le precauzioni assistenziali. Tutto questo per garantire ai soggetti contagiati di non essere dirottati esclusivamente negli appositi reparti covid, ma poter ricevere le cure sanitarie per le quali si erano recati in ospedale, appurando in quel contesto di essere anche positivi.
Situazioni che sempre più si stanno verificando nell’ultimo periodo.