A lavorarci in queste settimane è l'amministrazione comunale di Sciacca e l'assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Neri, per addivenire, se tutto andasse come si auspica, ad una riapertura a senso unico alternato del viadotto Cansalamone.
Nello specifico il dipartimento di Geotecnica sarebbe chiamato ad occuparsi, e nel farlo metterebbe a disposizione, a nolo, proprie attrezzature per il monitoraggio, prove geognostiche. Prove il cui esito, se fosse positivo, consentirebbe di aprire il ponte Cansalamone, chiuso da oltre 5 anni, al senso unico alternato di circolazione.
«Si lavora a questa ipotesi, ad una collaborazione con l'ente pubblico», e a confermarlo al nostro Tg è l'assessore Neri. Una collaborazione che consentirebbe di risparmiare su alcuni costi per gli accertamenti, le cui somme sono già state accantonate dalla precedente amministrazione e ammontano a 60 mila euro.
L'obiettivo è quello di accorciare i tempi per la riapertura del viadotto a senso unico alternato, fatto questo che per gli uffici e per l'amministrazione è ipotizzabile. Ma occorre certificarlo nero e su bianco ed effettuare le dovute verifiche.
E' in questo senso dunque, nell'ottica di accorciare i tempi, che potrebbero non protrarsi anche oltre la fine del 2017, che si sta tentando la collaborazione con l'Università di Roma. Una soluzione che permetterebbe intanto di restituire, anche se in parte, con un senso unico alternato, un'arteria fondamentale per la viabilità cittadina, per quanti abitano nelle zone Foggia, Carbone e San Marco che dalla primavera del 2012 sono costretti a percorrere molti chilometri in più per raggiungere le loro abitazioni. Disagi condivisi da tutti i cittadini e dai bagnanti che d'estate vogliono raggiungere le spiagge che insistono nella zona. Intanto sul fronte invece dell'intervento definitivo di sistemazione del ponte Cansalalone, il progetto preliminare di ristrutturazione e consolidamento redatto dal Genio Civile di Agrigento, è stato consegnato alla struttura commissariale, ovvero al Commissario Straordinario presso il Dipartimento della Protezione Civile regionale, che procederà a rendere esecutivo il progetto. Occorrerà poi in house, individuare la ditta contraente per l’affidamento dei lavori. L’importo stanziato è di € 2.930.000 e fa parte del cosiddetto Patto per il Sud. I lavori per la ristrutturazione e consolidamento del viadotto dovrebbero durare, una volta appaltati 18 mesi.