con l’individuazione di possibili soluzioni per superare le difficoltà, poi la festa davanti al tempio di Giunone, con il Giuramento di Ippocrate per i neoiscritti e la consegna della medaglia d’oro ai colleghi che andranno in pensione. Ad Agrigento sabato scorso i vertici della sanità siciliana con il convegno degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Sicilia.
“Ci siamo riuniti – ha dichiarato Santo Pitruzzella, presidente Ordine di Agrigento - per mettere in luce le criticità presenti della sanità e individuare possibili soluzioni per superare questo difficile momento.
In questa epoca caratterizzata dalla pandemia, ha aggiunto il Presidente degli odontoiatri della provincia di Agrigento Luigi Burruano, è necessario anche dare merito ai colleghe che hanno lavorato, gestendo le emergenze ed evitando di aggravare ancor di più la così precaria e intensa attività degli ospedali e dei Pronto soccorso. Odontoiatri che si sono resi disponibili anche come medici vaccinatori.
L’emergenza continua e i medici siciliani hanno sottolineato come le difficoltà comincino ad essere troppe anche a causa di decisioni, assunte rispetto alla pandemia, che non hanno tenuto conto di alcune rimostranze scientifiche. Filippo Anelli, presidente dell’Ordine Nazionale, ha evidenziato come il Servizio Sanitario, messo a dura prova dal Covid, eredita dalla stagione dei tagli, la carenza di personale che si riverbera negli ospedali e sul territorio con una vera e propria difficoltà a garantire i servizi nonostante il senso di responsabilità dei colleghi. La passione per la professione, è stato ribadito, ha portqato i medici a farsi carico, in qualche maniera, anche delle disfunzioni e carenze di un sistema che non è riuscito nel tempo a svolgere la funzione di sviluppo del servizio sanitario in favore dei cittadini e, al contempo, a eliminare le disuguaglianze che la sanità delle regioni ha prodotto. La situazione è pero’ critica. E i medici siciliani lo hanno chiaramente evidenziato.