(e fino a ieri piuttosto parolaia) vocazione turistica. Il 2022 è il primo anno nel quale l'attenzione dei visitatori nei confronti del territorio è iniziata ad essere concreta, a partire dal primo mese dell'anno. Fino al 2021 i dati ufficiali illustravano veri e propri picchi di presenze a Sciacca solo nei mesi clou di luglio e agosto. Il resto delle visite si spalmava sul resto dell'anno, con significati va detto piuttosto insignificanti. Ma adesso evidentemente qualcosa è cambiato. Ed è già rispetto al periodo gennaio-aprile del 2021 o del 2020 che quest'anno si è registrato un incremento nettissimo, addirittura fino al 150%, dei flussi e dell'attenzione del mercato turistico nei confronti della città di Sciacca. A rivelare questo risultato sono stati ieri sera nell'atrio superiore del comune di Sciacca i responsabili di Wonderful Italy, una piattaforma che punta a valorizzare e a rendere accessibili i territori meglio qualificati sul piano paesaggistico e dei servizi, attraverso la promozione e l'organizzazione come circuito di case vacanza e residenze.
Un monitoraggio che Wonderful Italy ha potuto verificare attraverso diverse variabili, a partire dagli stessi movimenti dei pagamenti con carta di credito, che hanno rivelato un incremento nettissimo di giornate di vacanza (e non solo) trascorse a Sciacca nelle 700 case vacanze ufficiali che qui col passare del tempo sono cresciute. Da qui la richiesta al Museo diffuso dei 5 Sensi di Sciacca di far parte dello stesso progetto attraverso un accordo di partenariato, per incrementare ulteriormente l'attenzione dei mercati nei confronti di Sciacca. Richiesta che naturalmente è stata accolta con favore e benedetta ieri sera anche dal sindaco Fabio Termine, che ha partecipato all'incontro. È evidente che se Sciacca sta registrando un interesse concreto a livello turistico lo si deve al lavoro iniziato 3 anni fa dalla fondatrice Viviana Rizzuto e che oggi è diventato realtà. E con la cooperativa di comunità, attorno a cui si sono organizzati servizi specifici come le esperienze ai turisti (da quelle gastronomiche a quelle subacquee, tanto per citarne un paio), dallo scorso 2 di febbraio 1.182 visitatori hanno scelto Sciacca proprio grazie alla valorizzazione del territorio fatta dal museo. Numeri che probabilmente senza il covid sarebbero stati interessanti già da qualche anno.
Ma non è tutto. Una quarantina di persone hanno scelto lavorare da qui come smartworkers, diventando così cittadini temporanei. Oltre duecentomila persone sono state raggiunte attraverso i social, e 75 mila hanno chiesto informazioni. E ancora: in questo periodo l'aumento del fatturato di artigiani e commercianti è stato in media del 25%. Numerosi sono stati i clienti del Verdura Resort che hanno chiesto di usufruire delle experience organizzate dal Museo dei 5 Sensi. Che, per fare un esempio, attraverso la gestione ottenuta dalla Regione siciliana delle grotte vaporose del Monte Kronio come luogo da visitare, ha superato già gli 8 mila ingressi. La conclusione è che Sciacca sta diventando un brand, o marchio di qualità come si diceva una volta. Una cinquantina di gruppi di turistici hanno iniziato a venire a Sciacca, così come 400 dipendenti componenti di un team building di un'azienda internazionale lavoreranno a Sciacca da remoto in un fine settimana. Una condizione straordinaria, che è ovviamente un modello di riferimento anche per gli altri territori, come rivela la decisione del sindaco di Gibellina (che, pure, dal punto di vista dell'interesse di visitatori non ha nulla da invidiare a nessuno) di nominare Viviana Rizzuto assessora al Turismo e al Patrimonio. Insomma: Sciacca cresce. Adesso bisogna che la cittadinanza comprenda l'importanza di questi numeri, cercando di modificare i propri comportamenti, spesso nocivi, nei confronti del territorio, dai rifiuti gettati per strada alle deiezioni dei cani che rendono i marciapiedi quasi impraticabili. La destagionalizzazione è una buona notizia anche per la ripresa del Carnevale, perché se l'attenzione su Sciacca cresce nel periodo non estivo, allora è possibile pensare che la festa in maschera finalmente si rilanci oltre il recinto cittadino che, con qualche piccola eccezione, ne ha caratterizzato la storia.