all'indomani del via libera di Sicilia Futura, e pochi minuti dopo la nota della coalizione di Centro Sinistra, sulla quale sono apposte le firme dei responsabili di Sinistra Italiana, Partito Democratico, Sciacca Democratica e, come detto, Sicilia Futura. Manca Italia dei Valori. Ignazio Messina, nei giorni scorsi, aveva posto le Primarie come pregiudiziale per far parte di questo progetto. Ma gli altri sono andati avanti, e continuano ad appellarsi all'ex sindaco affinché non faccia mancare il proprio apporto. Non c'è, come ormai si sa, neanche Michele Ferrara, che al momento preferisce portare avanti un progetto alternativo. Mario Turturici ha fatto sapere di riflettere sulla scelta più opportuna da compiere insieme a Salvatore Monteleone, con cui forma il raggruppamento di Patto per Sciacca. Ma cosa ha dichiarato Francesca Valenti? “Prendo atto e sono grata alla coalizione di centrosinistra della convergenza sul mio nome quale candidato a sindaco”, dice l'avvocato tributarista. Che ringrazia poi anche tutte le persone della società civile che negli ultimi giorni le hanno manifestato sostegno sollecitandola fortemente ad accettare la proposta. “Avverto – riflette Francesca Valenti - la diffusa esigenza di concretezza e serietà nell'elaborazione di un progetto di governo fatto di contenuti e non di parole. Solo il voler dare risposta a questa esigenza mi induce a valutare la proposta. Entro lunedì scioglierò la mia riserva”. Dal canto suo la coalizione di centrosinistra ha chiuso il cerchio, ringraziando la Valenti per la disponibilità offerta e auspicando che possa sciogliere al più presto la riserva che, opportunamente, ha posto in questi giorni e possa così immediatamente porsi alla guida dell’intera coalizione per la costruzione di un progetto di governo della città, insieme e con tutte quelle parti della società civile, associazioni, comitati, movimenti politici e partiti che, ancora oggi, la coalizione invita e chiama a partecipare per rafforzare ed arricchire lo schieramento che così, unito, si presenterà al giudizio dei cittadini con le proprie capacità, energie, idee e, soprattutto, con progetti chiari, definiti ma, realizzabili, perché Sciacca ritorni ad essere di nuovo Città degna, con nuove opportunità di lavoro, di crescita sociale, culturale ed economica, una città moderna proiettata nel futuro. Fin qui il centrosinistra. Non è peregrina l'ipotesi di un'alleanza Messina-Turturici con due liste e un proprio candidato a sindaco. Sarebbe, tuttavia, una prospettiva che frastaglierebbe ulteriormente il campo, condizione che Turturici soprattutto ha sempre dichiarato di non condividere. Per quanto riguarda la coalizione di centrodestra, questa sarà composta da Forza Italia, Alternativa Popolare, Sciacca al Centro e Progetto Sciacca. Potrebbe esserci anche la lista Fratelli d'Italia, mentre appare più difficile un'adesione di Ferrara e Turturici. Sulla scelta della candidatura a sinadco è ancora tutto possibile. La scelta delle Primarie di coalizione potrebbe essere strumentale al tentativo di chiedere la titolarità della candidatura a sindaco, ma realisticamente la candidatura più probabile, sempre che l'interessato sia d'accordo, rimane quella di Calogero Bono. Sul suo nome si potrebbe trovare la quadratura del cerchio, anche se il presidente del consiglio comunale è sostenitore della tesi dell'allargamento della coalizione, malgrado i suoi reiterati tentativi non siano andati a buon fine. Nessuna novità dagli altri fronti: domani Stefano Scaduto terrà la sua assemblea, mentre il Movimento Cinquestelle lavora sul progetto Mistretta e la coalizione Futuro Presente è ormai pronta a chiudere su Domenico Contino.