è stata oggetto più volte di lamentele da parte dei cittadini, e recentemente è stata anche al centro di interrogazioni, l'ultima delle quali da parte della consigliera comunale Carmela Santangelo. Ma è delle scorse ore l'affidamento, in particolare ad un'impresa di Sciacca iscritta nel Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione a seguito di trattativa diretta, dei lavori di scerbatura, pulizia dei viali, raccolta e smaltimento dello scerbato e dei rifiuti vegetali presenti all'interno dell'area cimiteriale del comune di Sciacca.
Un intervento che costerà al comune 16.500 euro. Per affidamenti di importo inferiore a 40.000 euro la legge rende possibile procedere mediante affidamento diretto, anche senza previa consultazione di due o più operatori economici. Ma è stato comunque necessario che Fabio Termine autorizzasse il prelievo di questa somma dal Fondo di Riserva del sindaco affinché il dirigente responsabile potesse procedere in tale direzione, attraverso l'impinguamento del capitolo riguardante gli interventi igienico sanitari. Un intervento che si rende urgente e indifferibile, in uno con la necessità di intervenire nel minor tempo possibile. L'incarico è stato conferito alla ditta Archigreen Ciaccio di Sciacca.
Se la situazione al cimitero è diventata così degradata questo è stato per quella che viene certificata nella stessa determina dirigenziale che dispone la scerbatura per mancanza di personale comunale disponibile. E in ogni caso dai sopralluoghi effettuati dal Servizio Ecologia Comunale, nel cimitero si è constatata un'abbondante vegetazione da infestanti e la presenza di diversi cumuli di rifiuti vegetali, a partire dai fiori secchi. Questo servizio peraltro sarebbe previsto anche all'interno del piano Aro, in vigore dal 2017 e in scadenza tra due anni. Tuttavia, la previsione nel contratto prevede l'utilizzo di un solo operatore per 3 ore al giorno e per 156 giorni l'anno. Una disponibilità definita assai insufficiente per l’intera area cimiteriale.
Una situazione che dunque al cimitero in pochi giorni dovrebbe migliorare. Fermo restando che l'area è grande e merita sicuramente maggiore attenzione ma in maniera organica e non quando la situazione diventa insostenibile dal punto di vista igienico sanitario. In tale direzione è da immaginare che nel prossimo piano Aro si possano incrementare operai, ore e giornate di lavoro. La situazione al cimitero rimane complicata dal punto di vista dei seppellimenti. Sono ancora diverse le bare in deposito. Un problema, quello della mancanza di disponibilità di loculi, che richiede una nuova programmazione, probabilmente sarà necessario dovere ricorrere nuovamente alla realizzazione di nuovi manufatti attraverso procedure di project financing, come era stato fatto negli anni scorsi. Fermo restando che sarebbe necessario operare una ricognizione urgente dei loculi le cui concessioni sono scadute. Non saranno tantissime (considerato che il regolamento cimiteriale prevede ancora una durata di 99 anni). E su questo versante probabilmente bisogna cominciare seriamente a pensare alla necessità di ridurre la durata di queste concessioni. Perché prima o poi bisognerà fare i conti con l'idea che diventerà impraticabile di ampliare all'infinito l'area cimiteriale costruendo nuove tombe. A meno che non si pensi ad un nuovo cimitero. Se ne era parlato negli anni scorsi, per realizzarlo in un'area alla periferia est della città. Idea poi caduta nel vuoto.