per la distruzione del manto stradale causata, tra l'altro, anche dalle alluvioni, è stata chiusa al traffico la strada provinciale R 10 Salinella-Bivio Martusa, che ricade in parte nel territorio comunale di Sciacca (con, tra le altre, le contrade Salinella, Verdura Superiore, Pantano e così via), in parte in quello di Caltabellotta (in questo caso con le località San Leonardo, Martusa e altre ancora).
Una arteria di indiscutibile interesse pubblico, perché è la stessa a cui sono collegati numerosi fabbricati rurali di diversi fondi rustici abitati ininterrottamente nell'arco dell'intero anno e che, conseguentemente, è motivo di importanti disagi a danno di numerose famiglie. I fondi rustici in questione (per una estensione di diverse centinaia di ettari), sono destinati aD uliveti e vigneti di pregio e, dunque, costituiscono fonte di reddito primario per chi ne è proprietario e li lavora regolarmente.
Una strada pesantemente danneggiata come detto dalle bombe d'acqua, che l'hanno resa impraticabile anche perché, sempre su questa carreggiata, si sono verificate delle vere voragini, che sono causa di soventi incidenti agli autoveicoli e alle persone trasportate. Una condizione che, dunque, deve essere ripristinata al più presto. L'ente competente ad intervenire è l'ex provincia di Agrigento, quello che oggi si chiama, tanto per intenderci, Libero Consorzio.
Ma 7 anni dopo l'interdizione al traffico di questa arteria si è reso necessario, come purtroppo talvolta accade di fronte alla distanza siderale delle autorità dai bisogni reali della gente, che le famiglie interessate (una quarantina circa) raccogliessero delle firme e si rivolgessero all'avvocato Ignazio Cucchiara per sollecitare il dirigente responsabile del settore viabilità del Libero Consorzio dei comuni di Agrigento ad attivare il procedimento volto all'inizio dei lavori di sistemazione.
Sì, perché il progetto di ripristino di questa strada non solo c'è, ma è stato addirittura finanziato (in termini di particolare priorità), e ciò anche in ragione dell'utilizzo della provinciale come bypass in caso in cui si rendesse necessario dovere interrompere, per qualsiasi ragione possibile, la strada statale scorrimento veloce 115.
È una situazione che dunque merita un'attenzione a dir poco urgente da parte del Libero Consorzio. Nei confronti del quale, al punto in cui siamo, sarebbe anche auspicabile un intervento dei sindaci di Sciacca Fabio Termine e di Caltabellotta Lillo Cattano. I quali evidentemente sono chiamati a supportare le necessità di quei cittadini che, attraverso il ritorno alla normalità di questa arteria, chiedono solo il riconoscimento del proprio diritto a raggiungere con regolarità sia le proprie abitazioni (quelle che si affacciano sulla Salinella-Bivio Martusa), sia i propri fondi agricoli e, dunque, il riconoscimento del proprio diritto a lavorare. La speranza di queste persone, che non sanno più a che santo rivolgersi, è di ottenere, almeno attraverso il sollecito fatto nelle scorse ore, l'attenzione dovuta alla loro condizione.