con 10 diversi barconi, complessivamente 580 migrati. Tre gli sbarchi autonomi: 43 bengalesi, eritrei ed egiziani sono giunti direttamente al molo commerciale, altri 45 egiziani a molo Madonnina; altri 68 sono invece sbarcati in contrada Madonna nei pressi del santuario. A bloccare i primi due gruppi sono stati i militari della Guardia di finanza, i 68 sono stati intercettati e fermati dai carabinieri. Fra i gruppi soccorsi, su un barchino di 6 metri, assieme a 24 tunisini (anche 2 donne e 5 minori) anche un cane.Tutti i migranti sono stati portati all’hotspot dell'isola, struttura che nell'ultima settimana è arrivata a contenere anche quasi duemila ospiti a fronte dei 350 consentiti. Due i fronti aperti dai quali continuano a salpare, verso la Sicilia, barchini e barconi carichi di migranti: quello tunisino e quello libico. Tutti e 10 i natanti - con un minimo di 11 e un massimo di 117 passeggeri - giunti a partire da mezzanotte a Lampedusa, sono salpati proprio dalla Tunisia e dalla Libia. I carabinieri hanno accertato, per lo sbarco autonomo registratosi in contrada Madonna, nei pressi del santuario, che i 68 egiziani e bengalesi, fra cui 2 minori, hanno pagato da 15 mila a 20 mila dinari libici ciascuno per essere portati a bordo della barca di 6 metri per giungere a Lampedusa. E sono 1.727, compresi gli ultimi 580 sbarcati durante la notte, i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa che ne potrebbe invece accogliere al massimo 350. La struttura torna dunque a scoppiare nonostante la scorsa notte in 351 siano stati imbarcati sulla nave Diciotti della Guardia Costiera verso Porto Empedocle. Per il pomeriggio la prefettura di Agrigento, d’intesa con il ministero dell’Interno, ha già disposto l’ulteriore imbarco di altri 350 migranti sul traghetto Pietro Novelli (quello noleggiato dal ministero per i trasferimenti dei migranti ospiti dell’hotspot) che andrà a Mazara del Vallo.