già annunciato da Ignazio Messina il 15 giugno, scorso, durante la conferenza stampa tenuta proprio davanti al plesso Catusi dove era ubicata la famosa sezione 28. Un ricorso basato su alcune incongruenze, così le definisce Ignazio Messina, riscontrate poi anche in altre sezioni, tra cui la 5, e per le quali si chiede al Tar una verifica. Dunque, dopo oltre un mese dal ballottaggio che il 26 giugno scorso ha decretato la vittoria del sindaco Fabio Terminr, Ignazio Messina ha dato seguito ad una iniziativa che aveva già prospettato dopo il primo di elezioni amministrative, quando aveva sfiorato quel 40% che avrebbe potuto consentirgli, quasi trent’anni dopo, la rielezione a sindaco della città di Sciacca.
Un atto dovuto, con l’obiettivo unico di accertare la verità rispetto ad alcune incongruenze da noi rilevate. Così Messina commenta al nostro telegiornale, la presentazione del ricorso. Mi sembra un fatto normale, aggiunge, rispetto alla manciata di voti che non ha consentito la vittoria al primo turno. Il candidato sindaco della vasta coalizione che contava sul sostegno di sei liste, dopo l’apparentamento con Fratelli d’Italia, nel frattempo è stato eletto presidente del Consiglio Comunale di Sciacca, proprio grazie alla maggioranza numerica ottenuta. Nessun imbarazzo da parte di Ignazio Messina, rispetto al ruolo di Presidente di Sala Falcone e Borsellino. Il ricorso è presentato nell’interesse di tutti, anche di chi è al governo della città e nulla ha a che fare con il mio ruolo di Presidente del Consiglio, ha detto alla nostra redazione.
Adesso, dunque, è ufficiale. Il ricorso sulle recenti elezioni amministrative a Sciacca e stato presentato. I tempi non sono brevi. Probabilmente occorreranno almeno 3-4 mesi per capire se, intanto, sarà accolto dal Tar, ossia dichiarato ammissibile.