presentato da una società milanese che ha chiesto al Ministero delle Infrastrutture la concessione demaniale per 30 anni dell’area interessata. Si tratta di un progetto che prevederebbe la collocazione di 24 pale eoliche a circa 12 miglia dalla costa, di fronte il comune di Porto Empedocle e il posizionamento di un cavo sottomarino lungo all’incirca 34 Km. Sull’iniziativa hanno acceso i riflettori alcune associazioni ambientaliste del territorio che hanno anche chiesto una valutazione al saccense Mario Di Giovanna, ingegnere, che da anni si occupa delle battaglie contro le prospezioni petrolifere.
Sul progetto al momento si hanno poche informazioni, ha detto Mario Di Giovanna in un video pubblicato sui social, ma da quel che emerge non si ravvisano pericoli per la salute pubblica e per l’ambiente marino. Il progetto prevederebbe tra l’altro la collocazione delle pale eoliche ad oltre 12 miglia dalla costa agrigentina e quindi non si avrebbe un impatto visivo significativo.
Mario Di Giovanna vede, al contrario, il progetto del parco eolico in termini di opportunità, per la produzione di energia pulita a bassi costi e rileva come le pale eoliche verrebbe collocate in profondità. Sul piano della tutela dell’ambiente marino, aggiunge, si verrebbe a determinare un’area protetta perché in quella zona non si potrebbe pescare. Potrebbe essere proprio quest’ultimo aspetto a destare nelle prossime settimane ulteriori e diverse riflessioni sul progetto del parco eolico offshore. Le marinerie agrigentine vedrebbero interdetta alla pesca l’area interessata all’iniziativa che mira alla produzione di energia.