parco eolico, denominato “Magaggiaro”. Sono state presentate, infatti, le prime opposizioni da parte di un gruppo di agricoltori assistiti dall'avvocato Santo Botta. Nello specifico, il progetto è stato presentato dalla società romana “Fri-el” s.p.a. e riguarda la realizzazione di un parco eolico posto nei comuni di Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia e Castelvetrano.
Oltre a degli aerogeneratori alti complessivamente 200 metri, il progetto “Magaggiaro” prevede la realizzazione di una linea in cavo interrato a 220 kV che da Castelvetrano giungerebbe a Sambuca attraversando ben 666 fondi diversi.
A tal fine l'azienda proponente ha previsto quasi 675 mila euro da suddividere tra indennità di esproprio e indennità di asservimento.
Come detto, i proprietari di alcuni fondi siti a Menfi, assistiti dall’avvocato Botta, hanno presentato le proprie osservazioni al Ministero della Transizione Ecologica rilevando forti criticità sotto il profilo paesaggistico, della salute pubblica e dei danni che l’attraversamento del cavidotto potrebbe provocare alle colture presenti nel tracciato.
Vigneti e oliveti, infatti, rischierebbero di dover essere estirpati per consentire il passaggio della lunga linea di cavo con la conseguente perdita del fatturato già gravemente colpito dall’attuale crisi del settore agricolo.
Da quanto si apprende, la società proponente avrebbe pure indicato, nell’avviso al pubblico, un indirizzo PEC errato al quale presentare le osservazioni, questo, probabilmente, perché già scottata dalle oltre 900 osservazioni ricevute nel 2012, opposizioni e mobilitazione popolare avverse ad un precedente progetto. Si attendono, in tal senso, anche le determinazioni dell'amministrazione e del consiglio comunale di Menfi. Una ventina di giorni fa, l'amministrazione, guidata dal sindaco Marilena Mauceri, aveva annunciato la prossima convocazione di un consiglio comunale urgente per trattare l’argomento, ma ancora si è dato seguito a questo intendimento.
I proprietari dei fondi che già hanno presentato le osservazioni al Ministero della Transizione Ecologica auspicano che una determinazione comunale arrivi entro e non oltre il prossimo 18 agosto, che è il termine ultimo per opporsi al progetto.
Per il futuro, però, in Italia e in Sicilia, si dovrà capire quale direzione prendere data la grave crisi energetica che sta investendo il Paese.