dopo la decisione del sindaco Marilena Mauceri di defenestrare dalla sua amministrazione l'assessore Rosario Russo. L'esonero è stato formalizzato ieri con apposita determina sindacale. Durissime le motivazioni che hanno indotto il sindaco a licenziare Russo: "La nomina è stata revocata – si legge nella determina - a causa del venir meno del necessario rapporto fiduciario, in quanto il medesimo assessore ha adottato scelte che non risultano in linea con l'azione politico-amministrativa di questa amministrazione e, nel contempo, non ha realizzato quanto previamente concordato e programmato". Con lo stesso atto la prima cittadina di Menfi ha trattenuto in capo a sé le deleghe relative a Turismo, Sport, Cultura, Pubblica istruzione, Politiche giovanili, Attività produttive, Artigianato, Trasparenza e Legalità. Rosario Russo era stato nominato assessore lo scorso 20 dicembre in sostituzione dell'allora dimissionaria Nadia Curreri, che aveva lasciato per ragioni personali. Non si sono fatte attendere le reazioni e i commenti, sia sui social sia attraverso comunicati stampa ufficiale, rispetto alla decisione assunta dal sindaco. Tra i primi ad intervenire, il gruppo consiliare "Noi per Menfi" di cui fanno parte Manuela Sanzone, Sandra Ardizzone e Anna Alongi le quali, oltre ad esprimere solidarietà all'assessore Russo e profondo rammarico per il trattamento riservato allo stesso, sono andate anche oltre affermando come l’assenza di comunicazione e contraddittorio relativamente a fatti politici determinanti riveli, ancora una volta, la carenza di tatto politico da parte del sindaco. Una circostanza, questa, osservano Sanzone, Ardizzone e Alongi, che ci fa riconfermare oggi la scelta concretizzata con lungimiranza nello scorso mese di gennaio di prendere le distanze dal sindaco Mauceri. Di bilancio fallimentare dell'azione politico amministrativa della giunta Mauceri parlano i consiglieri comunali di opposizione del gruppo “Idea Menfi” per i quali, con la rimozione dell'assessore Rosario Russo, la città di Menfi ha assistito ad un'altra puntata della drammatica telenovela che, in quattro anni, ha visto le dimissioni di tre assessori, il passaggio all'opposizione di tre consiglieri comunali eletti in maggioranza e la costituzione di un gruppo misto da parte di altri tre consiglieri a suo tempo eletti nella lista del sindaco “Siamo Menfi”. Per Ezio Ferraro, Sandro La Placa, Vito Clemente, Rossella Sanzone e Andrea Alcuri, la fine della maggioranza consiliare, tra l'altro, è stata numericamente testimoniata dalla bocciatura in consiglio comunale del conto consuntivo 2020, già inficiato dalla mancata approvazione unanime in giunta per il voto non favorevole degli assessori Viviani e Russo. Tali aspetti politici, prosegue la nota di “Idea Menfi”, che rappresentano il triste epilogo di un percorso preventivamente e largamente annunciato, hanno generato macerie e condotto il paese verso il baratro. Era prevedibile che una alleanza basata su accordi improvvisati contro altri, senza alcuna idea progettuale, senza un agire politico condiviso e con palesi contrapposizioni interne già iniziali, era destinata a fallire. Al sindaco Mauceri, concludono i consiglieri di “Idea Menfi”, non resta che porre rimedio a questa lunga agonia, formalizzando immediatamente le sue inevitabili dimissioni. L'architetto Rosario Russo rappresentava le posizioni politiche della consigliera Tarantino del gruppo misto, il cui il marito è Gaspare Marrone, coordinatore provinciale di Diventerà Bellissima e che su Facebook ieri ha accusato apertamente Marilena Mauceri di aver assunto un atto vile nei confronti di una linea politica improntata sempre sulla lealtà e la trasparenza. Duro attacco alla Mauceri anche da Ivan Barreca, esponente del PD, per il quale la sindaca dovrebbe dimettersi, ammettendo il proprio fallimento, piuttosto che dimensionare l'assessore Russo, eletto da lei a capro espiatorio per la mancata presentazione del calendario dell'estate menfitana.