all'altezza del ponte Bagni, non ancora messo in sicurezza e con viabilità a senso unico alternato disciplinato dai semafori. Sono trascorsi 14 mesi, era giugno 2021, quando il ponte venne danneggiato a seguito dell'incidente costato la vita del medico di Canicattì Mauro Granata, precipitato nello strapiombo dopo avere sfondato muro e rete metallica di recinzione. I tempi di questa vicenda continuano a rimanere lunghi. Un ulteriore ostacolo di natura burocratica ha impedito l'avvio dell'intervento. La conferma arriva dall'assessore ai Lavori Pubblici del comune di Sciacca Gianluca Fisco.
All'atto del suo insediamento, l'assessore Fisco aveva indicato come priorità assoluta proprio il ripristino del ponte Bagni prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. Un impegno che oggi l'amministratore conferma al nostro telegiornale, anche se appare assai difficile che tale tempistica possa essere rispettata.
Dopo un anno e due mesi da quel tragico episodio, dunque, tutto rimane ancora fermo. Da diversi giorni, tra l'altro, in determinate ore della giornata la viabilità nella zona diventa ancora più critica con lunghe code di auto che si formano all'altezza dei semafori. E in vista del Ferragosto, verosimilmente andrà anche peggio.