ricandidato alle Politiche del prossimo 25 settembre. La decisione, piuttosto a sorpresa, sarebbe stata presa direttamente dai vertici del partito pentastellato, che preferirebbero puntare, per la Sicilia, su altri nomi, primo tra tutti quello del magistrato Roberto Scarpinato, anch'egli con solide radici a Sciacca. La scelta di candidare Scarpinato e non Marinello sarebbe giunta dal leader Giuseppe Conte in persona. Marinello, stando alle regole statutarie del Movimento, avrebbe avuto tutto il diritto a ricandidarsi posto che ha svolto un solo mandato da parlamentare, ma non sarà così. L'ex senatore, piuttosto deluso e ritenendo di aver assolto al meglio al proprio ruolo, al momento preferisce non rilasciare in merito dichiarazioni ufficiali.
Passando, invece, alle prossime Elezioni Regionali, sono quattro adesso i candidati allo scranno di Governatore. A Caterina Chinnici, centrosinistra, Renato Schifani, centrodestra, e Cateno De Luca, Movimento Sicilia Vera, si è aggiunto Gaetano Armao, candidato del partito che raggruppa Azione di Calenda e Italia Viva di Renzi. Armao, prima ex assessore regionale di Raffaele Lombardo e poi ex vicepresidente di Nello Musumeci, ha rotto definitivamente i propri legami con Forza Italia ed ha abbracciato il progetto del cosiddetto Terzo Polo. Dopo la decisione di bocciare, nei fatti, l'operato del Presidente Nello Musumeci non ricandidandolo, Armao ha ulteriormente spaccato il fronte del centrodestra, liberandosi di Gianfranco Micciché, sua vera e propria spina nel fianco negli ultimi 5 anni di governo, e aderendo al progetto di Calenda e Renzi.
Per quanto riguarda le candidature all'Assemblea Regionale Siciliana provenienti dal territorio agrigentino, confermate quelle del saccense Salvatore Monte e di Ciro Miceli, di Burgio, con Sicilia Vera di Cateno De Luca, e quella dell'uscente Michele Catanzaro con il Partito Democratico. Si attende l'ufficializzazione di tutte le altre: nell'Udc Fabrizio Di Paola, che ha già predisposto e pubblicato le proprie nuove pagine social; nella lista Cento passi per la Sicilia di Claudio Fava, Giuseppe Montalbano, dirigente della CNA; nella nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, Carmelo Pace, ex sindaco di Ribera; e l'uscente Matteo Mangiacavallo, ospite di Diventerà Bellissima o di Fratelli d'Italia. Restano in piedi anche le ipotesi riguardanti Filippo Bellanca e Calogero Bono, con il voto agrigentino, e saccense in particolare, che per forza di cose risulterà essere assai frazionato, con il rischio concreto di non portare nessuno a Palazzo dei Normanni.